Ospiti sgraditi alle case Aler:
invasione di pantegane

Brutta sorpresa in via Ferrari a Fino Mornasco: "Ora viviamo con l'ossessione dei topi".

FINO MORNASCO - «Ariba, ariba! Andale, andale!», chi non conosce il grido di battaglia lanciato prima di apparire sullo schermo dal terribile quanto famoso Speedy Gonzales? Il fulmineo «topastro», com’è solito chiamarlo il suo rivale Gatto Silvestro, è l’interprete di appassionanti vicende in cui riesce sempre a farla franca, facendo divertire il pubblico.
Se urlino anche loro non è stato confermato, ma di sicuro c’è una colonia di topi nelle case Aler di via Ferrari, a Fino Mornasco, che non vuol sentir ragioni per andarsene da lì.
Dopo due anni, ormai, gli inquilini sono esasperati da questa presenza infestante che sembra non si riesca a sconfiggere in alcun modo. Gaetana Lo Turco vive in quelle case da oltre trent’anni e assicura che di topi non ce ne sono mai stati prima.
«Abito qui dal 1975. Abbiamo avuto vari problemi, ma quello dei topi mai. Adesso, invece, la storia continua da due anni, e non si riesce a venirne a capo. Dopo le nostre prime lamentele, l’Aler ha sistemato la fognatura perché si pensava che provenissero da lì, e invece niente: topi dappertutto. Successivamente hanno portato delle trappole, ma i buchi erano così piccoli che le bestie che girano qua attorno non c’entravano. Fra gli appartamenti e le fondamenta c’è un vespaio con dei finestrini per aerare, forse vengono da lì. Viviamo con l’ossessione dei topi. L’ultima volta che ho chiamato l’Aler mi è stato detto che dovevo dimostrare la presenza persistente dei topi. Allora – continua la signora Lo Turco –, ho messo del formaggio sul terrazzo e mi sono appostata, finché quando è arrivato il ratto ho fatto la foto. Ora l’ho consegnata anche in Comune, sperando che qualcuno ci aiuti». Sulle stesse posizioni di Gaetana ci sono anche gli altri inquilini.
Salvatore Carpitella racconta di «vederli circolare liberamente per il prato, sono pantegane grosse così» dice indicando con l’avambraccio una misura approssimativa di venti-trenta centimenti.
Anche le signore Rosa Tommasello e Maria Luisa Perego partecipano a segnalare questo disagio: «Ne abbiamo presi dieci in una settimana», protesta la prima; «Sono anni che andiamo avanti così, sono andata all’Aler a protestare perché non è possibile», aggiunge l’altra.

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