Paratie e lungolago
Un progetto più snello

Comune e Regione ormai hanno deciso: alcuni lavori saranno appaltati a parte ma l’opera va finita. Scartata l’ipotesi di fermarsi, i tecnici lavorano a una variante “leggera”.

La città sogna l’addio alle paratie, per potersi riprendere il lungolago in tempi rapidi. Comune e Regione hanno ormai imboccato una strada diametralmente opposta: vogliono realizzare tutte le opere antiesondazione.

La posizione è emersa in modo chiaro nel corso dei due vertici che si sono tenuti a Milano. I tecnici di Comune e Regione si confrontano per cercare una soluzione che consenta di portare a termine l’intervento così come previsto (vasche, pompe, palancole, barriere manuali sui parapetti) superando i rilievi mossi dall’Autorità Anticorruzione, mentre l’ipotesi di uno stop alle paratie è stata scartata anche alla luce della nota dell’Autorità di Bacino, che ha definito «utile e necessario» il completamento dell’opera sul lungolago. Ma i due enti come pensano di ottenere il via libera dell’Autorità guidata da Raffaele Cantone, durissima nel bocciare la variante consegnata nei mesi scorsi?

La via d’uscita imboccata ormai con decisione da Comune e Regione è studiare una variante più “leggera”, in grado di passare il vaglio di Anac. Si punta a togliere alcune opere dalla variante in modo da far scendere il peso economico. Non significa che questi interventi verranno cancellati, ma solo che saranno inseriti in una nuova gara d’appalto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA