Pini&Cantù: tutti i motivi dell’addio

Basket Si chiude ufficialmente una telenovela infinita, tra sospensioni, reintegri e sfoghi social: torna a Verona? Al centro classe 1992 stava stretto il ruolo di vice Hunt, situazione tattica che ha vissuto male fin da inizio stagione

«Pallacanestro Cantù comunica di aver risolto consensualmente il contratto con l’atleta classe ’92 Giovanni Pini. La società augura a Pini le migliori soddisfazioni professionali». È ufficialmente finita l’esperienza – dimenticabile – di Giovanni Pini a Cantù. Si è arrivati ieri in giornata a quella che ormai era restata l’unica via percorribile, ossia liberare il giocatore.

Chiusura salomonica

E mettere fine in maniera salomonica, senza vincitori né vinti, a un matrimonio mai sbocciato. Pini, che nei giorni scorsi sembrava vicino a Treviso, dovrebbe invece tornare a Verona, club con cui lo scorso giugno ha conquistato la promozione in serie A, battendo Udine in finale playoff. Ma manca ancora l’annuncio del caso.

Si chiude - a questo punto forse positivamente per entrambi -, una vicenda lunga e snervante. Pini era stato messo fuori rosa (formalmente “sospeso a tempo indeterminato”) dopo alcuni atteggiamenti e prese di posizione che non erano piaciuti alla società.

Avrebbe richiesto in tempi non sospetti un maggior minutaggio, non accettando di essere una semplice riserva del centro titolare Hunt. Richiesta che non poteva essere accolta a cuor leggero da coach e club e tantomeno con promesse di un impiego più consistente.

Inoltre, Pini aveva anche fatto presente che ci fossero squadre di A interessate a lui, come Verona e Reggio Emilia, o di A2 come Nardò. Trattative vero o presunte che però non si sono mai concretizzate. Quando le parti sembravano essersi riavvicinate, e lo stesso Pini aveva sciorinato anche un’ottima performance nella trasferta di Casale Monferrato, dopo l’esclusione contro Torino il vaso è definitivamente traboccato nel corso della partita vinta contro la Juvi Cremona il 18 dicembre: al ritorno in campo dopo l’intervallo, il giocatore ha pesantemente apostrofato il tecnico Sacchetti.

L’esclusione è stata decisa immediatamente, con l’obbligo in capo a Cantù di garantire al giocatore allenamenti individuali. C’è stato anche un episodio “social”, ossia la denuncia pubblica di Pini, in una storia di Instagram, di aver trovato la palestra chiusa prima dell’allenamento.

La polemica con la Giba

Il resto è storia recente: il reintegro, la polemica tra club e sindacato giocatori e ancora con lo stesso giocatore. Che ora può concludere la stagione in serie A.

E Cantù, per sostituirlo, non ha mollato la presa su Quirino De Laurentiis, esperto lungo di Scafati ormai fuori dal progetto tecnico di coach Caja: non gioca dai primi di dicembre, in una A2 di vertice potrebbe rilanciarsi. C’è ottimismo sul buon esito della trattativa, ma c’è da vincere ancora qualche resistenza.

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