Pochi bus per Morbegno:
sul lago studenti come sardine

Protestano i genitori e minaccia la società dei trasporti pubblici Asf: "Non pagheremo più l'abbonamento"

MENAGGIO - I genitori degli studenti altolariani costretti al pendolarismo quotidiano fuori provincia sono esasperati, e puntano il dito contro la società dei pubblici trasporti Asf, minacciando di non pagare più il biglietto.
Lo stato di agitazione deciso dagli autisti sembra mettere inesorabilmente a nudo anche annosi problemi, e la protesta esplode: «Da anni gli studenti diretti a Morbegno (la meta di gran lunga più gettonata dai ragazzi altolariani che frequentano le superiori) sono costretti a viaggiare come su carri bestiame - intervengono, a nome della schiera dei genitori, Renata Rampoldi, Lina Giannotti, Antonella Rocca, Emilia Guattini, Graziella Angelinetta, Antonella Gibezzi, Adriana Angelinetta, Gianni Del Curto, Giulio D’Angelo e Gianmario Mazzoletti -. Fortunato chi riesce a trovare posto in piedi, mentre spesso e volentieri c’è chi rimane alla fermata. In questo avvio di anno scolastico la situazione è diventata addirittura pazzesca: i mezzi sono stati ulteriormente ridotti e siamo noi genitori, molto spesso, a dover correre per non far perdere la scuola ai nostri figli. Non se ne può più. Se la situazione non cambierà, dal mese prossimo non pagheremo più l’abbonamento, e ai controllori suggeriamo di cominciare a controllare quante persone sono accalcate sui pullman di linea, in barba alle norme di sicurezza e al diritto ad avere un posto a sedere per chi paga regolarmente il servizio».

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