Porta Spinola, nuovo direttore
Polemiche a Mariano

Politici divisi sulla nomina alla casa di riposo del dirigente comasco Tommaso Stufano: «Crescono spese e consulenze»

È Tommaso Stufano il nuovo direttore generale della Fondazione Porta Spinola. Coordinatore della residenza, figura a capo della gestione del personale e controllerà le delibere: queste sono le mansioni che è oggi chiamato a svolgere l’ex segretario generale del Comune di Como.

Un nome anticipato nei corridoi della politica marianese fino a concretizzarsi, mercoledì sera, nella sua nomina all’unanimità da parte del consiglio di amministrazione. «La fondazione cresce nei servizi che offre per questo è necessario che la struttura operativa si adatti per essere all’altezza dei progetti messi in campo» commenta il presidente Felice Capellini.

E aggiunge: «In quest’ottica va letta la nomina del direttore generale: la scelta è ricaduta su una figura che esce dall’amministrazione pubblica e per noi sarà un punto di riferimento vista la conoscenza delle norme».

Nei prossimi giorni si andrà a definire il contratto affiancando la “Job descrition”. «Ovvero un documento che individua il percorso e le figure con le quali condividere le attività di straordinaria amministrazione - specifica la portavoce dei pentastellati, Carmen Colomo - il rischio infatti è che dirigente e presidente possano prendere decisioni senza più passare dal cda se non per l’approvazione del bilancio».

Un voto con riserva: «Non si può dire nulla sul curriculum di Stufano - aggiunge - ma il nostro parere è legato alla stesura di questo documento: altrimenti voteremo “no”». Superato il dualismo politico. «Non mi piace molto il nome di Stufano perché ha sempre lavorato a fianco della sinistra - commenta il capogruppo di Forza Italia, Andrea Ballabio - ma abbiamo guardato al cv, inattaccabile. La figura, dai noi sempre richiesta, ora è chiamata a fare da risolutore tra struttura e dipendenti: la mancata nomina del dirigente avrebbe portato alle dimissioni del presidente».

L’invito è a lasciare da parte la politica. «Che Porta Spinola non diventi un volano per portare voti al Pd - prosegue - e forse il presidente deve imparare a non spendere soldi inutilmente - quasi 7 mila euro- per la consulenza da un avvocato di Milano per avere una parere sulla possibile assunzione diretta del personale».

La Lega Nord invece non ci sta: «L’arrivo di Stufano peserà per quasi 40 mila euro sul bilancio della fondazione: con quali soldi verrà coperta questa spesa? - provoca il capogruppo Giovanni Alberti - La risposta l’ho già guardando a quali sono le entrate della fondazione ovvero le rette degli ospiti».

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