Primo giorno senza confini
Pattuglie mobili sul territorio

Gli automobilisti potrebbero essere sottoposti a controlli a sorpresa

È il giorno di Schengen, oggi: a mezzanotte, alle frontiere tra l’Italia e la Svizzera, sono cadute le barriere per la libera circolazione delle persone che non saranno più sottoposte a controlli sistematici dell’identità. Già da stanotte, la polizia di frontiera, preposta ai controlli sulle persone, ha smobilitato il presidio fisso, ha organizzato le pattuglie mobili nell’entroterra, lungo la fascia di confine. Successivamente, saranno organizzate pattuglie miste con agenti italiani e agenti ticinesi e anche ieri, al Centro di Cooperazione di Chiasso, si sono svolti incontri per gli ultimi dettagli e per stabilire le tappe successive sotto il segno del potenziamento della collaborazione per la sicurezza delle popolazioni e dei Paesi.
È anche il giorno della delusione per quei paesi di confine che contavano su Schengen per l’apertura giorno e notte dei cancelli doganali ai cosiddetti “valichi minori”. Non cambiano gli orari: Oria Valsolda e Bizzarone continueranno a rimanere aperti 24 ore su 24, mentre Ronago e Crociale Mulini, Drezzo, Maslianico e Lanzo Intelvi continueranno ad aprire alle cinque e a chiudere come sempre, tra le 20 e la una. Non c’è libera circolazione ai valichi minori, per il momento, per l’anomalia della Svizzera che non ha aderito all’unione doganale europea e perciò rimangono i controlli di dogana e Guardia di finanza. Non possono essere esercitati anche nelle ore notturne, non sono pervenute disposizioni per applicare anche al di qua dal confine il sistema in vigore in Canton Ticino: libero transito con “bucalettere”. Chi ha qualcosa da dichiarare agli effetti doganali, lo dichiara su apposito modulo e lo inserisce in una cassetta postale. Gli arriverà a casa il bollettino con le tasse da versare.

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