"Ho salvato un uomo
che voleva buttarsi dal ponte"

Un 39enne di Caslino vede una persona che si sta per suicidare ed evita la tragedia

CASLINO D'ERBA Ha ancora l’agitazione addosso. Trema. Chiede un bicchiere d’acqua e parla in maniera concitata. Ha appena salvato un uomo e quel che non capisce è perché nessun altro si sia fermato ad aiutarlo. «Ma io dico, ma dove c’è l’ha la coscienza la gente? Come fa a vivere se non si ferma davanti a niente?». Lui, Fabrizio Fabbi, 39 anni, non è grande e grosso, ma è uno che si ferma per strada a salvare un cane o un gatto. «Figurarsi se non ascolto la mia coscienza quando vedo un uomo che si sta buttando giù - dice -. Stava scavalcando la rete del ponte di Caslino d’Erba. Vedo quest’uomo con una tuta da operaio attaccato alla rete. Entro nel tunnel e vado dritto perché lì per lì penso che si tratta di un operaio dell’Enel. Però poi mi dico: dove hai la coscienza? E torno indietro. Fermo la macchina in mezzo alla strada con le quattro frecce e tutti quelli che arrivano attaccano a suonare perché do fastidio. Mi avvicino all’uomo e lui mi dice:"Cosa vuoi? Fatti i fatti tuoi". Al che capisco che si tratta di una cosa grave, che non è un operaio che sta lavorando, ma una persona che sta male e ha deciso di buttarsi. Allora chiamo il 118 e poi tento di convincerlo». L’uomo è aggrappato alla rete, a cavalcioni. Fabbi si aggrappa ai suoi pantaloni e tenta di fermarlo. Poi sono arrivate due ambulanze del 118, i carabinieri e la polizia locale. Lui ha intimato a tutti di non avvicinarsi o si sarebbe buttato trascinando di sotto me. Loro hanno capito che lo tenevo e ce la potevo fare e poi alla fine l’abbiamo salvato. Ma che spavento. Se non mi aggrappavo, a quest’ora era di sotto. E poi quel ponte lì è alto anche una settantina di metri. È appena morta una ragazza buttandosi di sotto».

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