"Pistola al volto del maresciallo,
ma non si è fatto intimorire"

I carabinieri di Cantù e Mariano hanno illustrato l'operazione che ha consentito di arrestare due persone dopo un tentativo di rapina in banca a Cabiate: il fermo dopo un lungo inseguimento e sparatoria terminato nel Milanese

MARIANO COMENSE - Si è trovato una pistola puntata al volto, ma il maresciallo dei carabinieri che da Cabiate aveva inseguito sino a Seveso l'auto con due fuggitivi, non si è fatto intimorire. Aveva contato i colpi esplosi dalla Mauser dell'uomo che aveva tentato di rapinare Banca Intesa di Cabiate, e sapeva che quell'arma non poteva più sparare. E' stata raccontata così, dai carabinieri di Cantù e Mariano, la movimentata cattura di Luigi Mariani, 53 anni di Cesano Maderno e Paolo Marchioretti, 40 anni, di Seveso. Tutto risale a giovedì mattina: l'epilogo del drammatico inseguimento partito da Cabiate è avvenuto a Baruccana di Seveso, quando i fuggitivi, a bordo di un'auto rubata a Giussano, si sono fermati esplodendo i colpi contro l'auto dei militari, raggiunta sul cofano. Mentre un fuggitivo disarmato veniva bloccato da un carabiniere, il suo compagno ha estratto una Mausera e l'ha puntata al maresciallo, che è rimasto freddissimo e l'ha arrestato. I due sono ora accusati di tentato omicidio, tentata rapina, oltre che di detenzione abusiva di armi e ricettazione dell'auto usata per la fuga.

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