Rubano rame a Oltrona:
due giovani in manette

Nei guai due amici, un barbiere e un carpentiere entrambi residenti a Guanzate, arrestati stamattina dai carabinieri di Appiano Gentile

Oltrona di san Mamette - Si era nascosto nel bosco e, quando ha visto quella che credeva essere l’auto del suo complice transitare sulla provinciale, si è sbracciato ma, all’interno della vettura, ad attenderlo c’erano i carabinieri di Appiano Gentile che lo hanno arrestato.
A dir poco ingegnoso lo stratagemma studiato stamattina dai militari per bloccare uno dei due uomini autori di un tentato furto di cavi in rame all’interno dei magazzini della tessitura Valter di Oltrona, azienda chiusa da circa un anno. Nei guai sono finiti un carpentiere in malattia per infortunio, Massimo Ciancio Paratore, 33 anni di Guanzate e un suo amico, un barbiere, Ivan De Falco, 25 anni, anche lui di Guanzate. Da quanto è stato ricostruito ieri, i carabinieri di Appiano Gentile sono stati chiamati dal titolare della tessitura che, andando in ditta a recuperare alcuni documenti, ha trovato i due giovani che avevano già staccato i fili e si accingevano a caricarli sulla vettura, una Nissan Tino. Uno dei due giovani è stato bloccato dai militari prima che scappasse nel bosco, mentre l’altro era invece riuscito a dileguarsi. A quel punto, visto che l’inseguimento non aveva dato frutti, i carabinieri si sono messi alla guida della Nissan Tino, andando avanti e indietro sulla provinciale: un amo al quale il complice ha abboccato dopo alcuni minuti. Da una cunetta nella boscaglia è infatti comparso un giovane che si è sbracciato in modo insistito: «Sono qui! Sono qui» e grande è stata la sua sorpresa quando ha visto un uomo in divisa scendere dall’abitacolo che gli ha messo le manette ai polsi.
I due avevano smontato 560 chili di rame in cavi elettrici per un bottino stimato in circa 2500 euro: al mercato nero il rame è infatti quotato quattro euro al chilo.
Massimo Ciancio Paratore e Ivan De Falco, entrambi residenti a Guanzate e originari di Pomigliano d’Arco (Napoli) dovranno rispondere di tentato furto aggravato.
Guglielmo De Vita

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