«Sì alle grandi mostre, ma non in rosso»

In consiglio comunale, Bruni a sorpresa: «Ho sempre sostenuto Gaddi». Maggioranza concorde: «Subito indirizzi condivisi»

A Palazzo Cernezzi tutti, almeno a parole, si dichiarano a favore delle grandi mostre. A partire dal sindaco Stefano Bruni che ieri (giovedì) sera, all’inizio della seduta di consiglio comunale, ha chiarito la sua posizione. Un intervento volto a sgombrare il campo dai dubbi. Infatti, il giorno prima aveva presentato a sorpresa in giunta una delibera che di fatto ha bloccato ogni attività per l’organizzazione della rassegna del 2009 su Chagal, Kandinsky e Malevic, legando le mani all’assessore alla Cultura Sergio Gaddi. Uno “stop” che durerà finché Gaddi non avrà sottoposto all’approvazione del consiglio gli indirizzi per la realizzazione degli eventi futuri.
Bruni non vuole passare come colui che osteggia le grandi mostre, e nel discorso di ieri sera lo ha ribadito forte e chiaro. Così come lo hanno ribadito anche i consiglieri di maggioranza (An, Lega Nord e Popolari liberali) che lunedì scorso hanno provocatoriamente presentato un emendamento all’assestamento di bilancio per non ripianare il debito di 483mila euro lasciato dall’ultima esposizione. «Chi ha voluto le mostre nel programma elettorale sono stato io - ha detto con fermezza Bruni -. Io ho sostenuto Gaddi e le rassegne. Ma l’altra sera è emersa una spaccatura nella maggioranza che ha indotto lo stop alle mostre, finché non saremo sicuri di poterci prendere l’impegno economico e finanziario. Per questo invito il consiglio e la maggioranza a trovare la convergenza per approvare un documento d’indirizzo per dare un orientamento per le mostre senza attendere il bilancio di previsione».

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