Scuola, scontro Gelmini-Bossi
sul ritorno del maestro unico

Bossi attacca il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, e l'accusa di aver fatto una scelta sbagliata tornando al maestro unico. Immdiata la replica della Gelimini: un po' di confusione. E lo stesso premier chiarisc: bene la riforma, giusti il maestro unico.

"Questo è un giorno di festa, non voglio alimentare polemiche, non mi interessano: per me parla il mio lavoro". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, rispondendo a una domanda sulle considerazioni del leader della Lega, Umberto Bossi, rispetto alle sue competenze come ministro. Gelmini, che ha partecipato all'inaugurazione dell'anno scolastico in una scuola di Segrate, non è voluta entrare in alcuna polemica e a tutte le domande non attinenti alla scuola ha risposto con un "no comment". Il senatur aveva attaccato la Gelmini anche sulla scelta di reintrodurre il maestro unico. La replica del ministro è stata secca: Bossi ha un po' di confusione mentale visto che ad agosto si era detto d'accordo sul maestro uico.
A far piazza pulita delle polemiche è poi sceso in campo lo stesso premier.  «L'apertura dell'anno scolastico, a partire oggi dalla Lombardia, è l'occasione per rivolgere l'augurio mio personale e del governo a tutti gli alunni e alle loro famiglie». Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una nota, invia il suo saluto agli studenti che da oggi tornano tra i banchi e alle loro famiglie.
«Auguro ai nostri giovani - scrive Berlusconi - che la scuola li metta non solo in grado di apprendere tutto quello che è necessario per la loro vita futura, ma possa anche aiutarli ed accompagnarli nello sviluppo armonico delle loro persone, permettendo a tutti di conoscere meglio se stessi e quindi di mettere a frutto i propri talenti».
Berlusconi augura anche «buon lavoro al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che si sta impegnando a fondo per rilanciare la scuola avendo come primo obiettivo quello di fornire agli studenti un'educazione di qualità». In questo quadro sottolinea il presidente del Consiglio «rientrano l'introduzione dell'educazione civica, del voto in condotta e del ritorno del voto al posto del giudizio, oltre al principio del maestro unico, che non farà certo venire meno il tempo pieno e che verrà ovviamente affiancato dagli insegnanti per lo studio delle lingue straniere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA