Semafori killer: ecco
come pilotavano gli appalti

Un "cartello" di imprese, con in testa la Ci.Ti.Esse di Rovellasca, "sistemava" le gare per l'installazione dei T-Red

ROVELLASCA - Ecco come venivano "sistemati" i semafori-killer. Un cartello di imprese, con in testa la Ci.Ti.Esse di Rovellasca che, con la compiacenza di amministratori comunali e vigili urbani, manipolava e quindi vinceva gli appalti per la fornitura dei T-Red, le famose telecamere che vengono poste sui semafori per "beccare" gli automobilisti che passano con il rosso. Questa l’accusa, suddivisa in 43 capi d’imputazione, mossa dal pm milanese Alfredo Robledo e che ha portato all’arresto dell’imprenditore comasco Raoul Cairoli e di altri tre titolari di imprese fornitrici degli impianti finiti sotto accusa in mezza Italia anche per la durata del giallo.
Enrico Gelpi, presidente dell’Aci, chiede intanto che vengano resi pubblici gli incassi delle multe.

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