Sonya si confessa in tv
"Non potrò perdonarmi mai"

La Caleffi davanti alle telecamere del programma "Storie maledette": "E' impossibile quantificare in anni di carcere quello che ho fatto"

«Non mi perdonerò mai. Non si può quantificare in anni di carcere quello che ho fatto». Per la prima volta dall’arresto Sonya Caleffi (condannata a vent’anni di carcere per l'omicidio volontario di cinque pazienti al Manzoni di Lecco) per la prima volta racconta pubblicamente la sua storia. Lo ha fatto davanti alle telecamere di RaiTre e della trasmissione di Franca Leosini "Storie maledette". Da San Vittore una Caleffi apparsa in forma, nel suo trucco accennato, i lobi tempestati di orecchini, una maglietta nera sotto una tuta grigia alla moda, ha ripercorso la sua vita e l'origine di quel male che l'ha spinta a iniettare aria nelle vene di anziani pazienti. «Non esistono giustificazioni per quello che ho fatto. Sarebbe sbagliato non essere severa con me stessa. Cioè, quante persone stanno male? Eppure non arrivano a fare quello che ho fatto io. Non sono nessuno per decidere della vita degli altri. Invece io l’ho fatto».

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