Stavolta il raid dei writers
finisce a calci e pugni

Accade a Cantù dove nottetempo parecchi palazzi sono stati deturpati con le bombolette spray. La notte brava finisce con un'aggressione ai danni di chi si è permesso di interferire

Stavolta non si tratta di qualche scritta sui muri. Stavolta non è stato ferito solamente il decoro del salotto cittadino, e al pronto soccorso, qualcuno, ci è finito, sul serio.
Un vero e proprio raid, quello messo a segno nella notte tra venerdì e sabato in centro, che sul campo lascia parecchi palazzi deturpati a colpi di bombolette spray e Riccardo, titolare di un locale canturino, con una prognosi di sette giorni a causa del pestaggio che l’ha visto avere la peggio contro due writer colti sul fatto. Writer, o meglio, visti i risultati, vandali, che hanno replicato per decine di volte la propria tag sugli edifici attorno al crinale. Via Matteotti, la più imbrattata. E poi via Dante, via Volta, via Roma, il piccolo - ma ingombro di scarabocchi – vicolo Carcano. Una firma fucsia che si avvolge su se stessa, abbracciata da una freccia, e poi, in nero, sempre la stessa parola, “enjoy!”, goditela. Pure spiritosi. Pure troppo, dato che su un negozio all’angolo tra via Dante e piazza Garibaldi invitano ad imitarli con la rima, piuttosto elementare, “Sei a Cantù, dipingi anche tu”. L’ipotesi che non si tratti di writer autoctoni trova spazio, invece, accanto alla programmazione del fine settimana del Cinema Lux, unica tappa in via Manzoni degli anonimi graffitari. Anche qui le scritte nere e quelle fucsia le une accanto alle altre, e una scritta, “made in Milan”. Se poi da Milano arrivino veramente è tutto da capire.

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