Stop Alitalia, non ci sono le condizioni
Oltre 5mila gli esuberi annunciati

Stop nella notte delle trattative per il salvataggio e il rilancio di Alitalia. Inutili le mediazioni, e in mattinata il confronto si è interrotto. Gli esuberi sono stati annunciati a oltre 5mila, con 1.000 piloti da ricollocare.

«Dopo sette giorni» per la Cai, la società della cordata di imprenditori italiani creata per salvare alitalia, «non ci sono le condizioni per prosegurie le trattative». Un duro stop, anche se non sembra ancora arrivato il momento della rottura formale nella difficile ricerca di una intesa con i sindacati.
Per Corrado Passera, l'ad di Intesa Sanpaolo che come advisor che ha studiato il piano, i sindacati «non si rendono conto della situazione in cui si trova Alitalia, in particolare i piloti».
«Le condizioni oggettive fanno temere il peggio», aveva detto poco prima il ministro del Lavoro, e nella notte la rottura con i sindacati «non c'è stata solo perchè alla fine è emersa un pò di buona volontà»: Maurizio Sacconi ha sintetizzato così il precario equilibrio, sul filo del fallimento del confronto, dopo una notte di incontri per tentare una difficile mediazione. Alle sette del mattino i vertici dei sindacati avevano accettato di fare ancora un tentativo: torneranno ad un tavolo, se la cai riaprirà un minino di margini di confronto, in tarda mattinata.
I segretari generali di Cisl, Uil e Ugl, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverini, ed il segretario confederale della Cgil Fabrizio Solari, erano arrivati a sopresa, nel cuore della notte, al ministero del Lavoro, per una serie di incontri con il ministro Maurizio Sacconi, il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, e l'amministratore delegato della Cai Rocco Sabelli. E per tutta la notte si è lavorato ad una difficile opera di tessitura diplomatica. C'erano già stati contatti tra Sacconi ed i rappresentanti dei piloti, mentre i tavoli formali della trattativa erano stati sospesi intorno alle 21.
L'esito è arrivato dopo molte ore, quando è già mattina: «insormontabili difficoltà», dicono Cgil, Cisl, Uil e Ugl ma con la disponibilità a «fermare gli orologi e aggiornare la ripresa della trattativa». Ma l'intesa si incrina dopo pochi minuti. Il ministro del Lavoro indica che il commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi potrebbe oggi stesso avviare le procedure per la mobilità dei dipendenti «perchè è tenuto a farlo». Replica il segretario generale dell'Ugl Renato Polverini: se parte la mobilità non credo che ci sarà un negoziato che procede. Un impegno a fermare le lancette dell'orologio che vale per tutti gli attori della trattativa.
Intanto da indiscrezioni emergono i dettagli del paino di esuberi: 870 piloti, più 130 delle attività cargo da esternalizzare; 1.600 assistenti di volo. Tra ammortizzatori e esternalizzazioni i lavoratori coinvolti sono oltre cinquemila.
I piloti sono pessimisti, dice l'Anpac. Intanto il presidente di Cai Roberto Colaninno e l'ad Rocco Sabelli, l'ad di Banca Intesa Corrado Passera, ed il commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi,si sono recati a Palazzo Chigi.

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