Strage di Erba, il giorno del giudizio
Olindo e Rosa rischiano l'ergastolo

Per Olindo Romano e Rosa Bazzi è arrivata l'ora della sentenza. Giudici in camera di consiglio, il verdetto è atteso in serata. Ma non si è spenta l'eco della dura battaglia della difesa che ha attaccato i punti di forza  requisitoria del Pm Astori.
Gli interventi della difesa

Strage di Erba, scatta il giorno della sentenza. I giudici si ritirano in camera di consiglio e ll verdetto dovrebbe arrivare nel tardo pomeriggio o in serata.
Nel frattempo hanno lasciato il segno le arringhe della difesa, in particolare laddove sia Pacia che Schembri hanno tentato di demolire l'impianto accusatorio del pm Astorri.
L'avvocato Fabio Schembri, chiedendo l'assoluzione per Olindo Romano, imputato con la moglie Rosa Bazzi per la strage di Erba, ha così concluso il suo intervento: rivolto ai giudici ha detto "ricordatevi che si chiama Olindo Romano, ha fatto l'alpino, e questo lo rivendica, è nato ad Albaredo San Marco e ama la sua sposa, Rosa Bazzi sopra ogni cosa, ma soprattutto è innocente".
Schembri, aveva dimostrato nella sua arringa come la confessione di Olindo Romano, imputato per la strage di Erba, sia stata «indotta» ha sottolineato come, nella sua confessione, davanti ai pm, l'imputato abbia commesso 243 errori e su particolari rilevanti.
In particolare, Olindo raccontò di aver inferto quattro, cinque, sei colpi a una delle quattro vittime, la vicina di casa Valeria Cherubini, mentre l'autopsia dimostrò che la donna fu colpita 43 volte. «Siamo stati derisi, attaccati, vilipesi - ha proseguito Schembri -, nei manuali di retorica quello che è stato fatto da pm e parti civili si chiama "attacco ad hominem", ne parla anche Schopenhauer: attacca, delegittima e avrai ragione».
Dal canto suo l'altro difensore, Enzo Pacia, ha insistito sulla non colpevolezza di Olindo mettendo in evidenza quelle che, secondo lui, sono state le incongruenze delle indagini. Pacia ha toccato tutte le corde dell'emotività, soffermandosi sul legame di coppia dei due imputati. E sollecitando l'assoluzione ha messo sul tappeto la possivbile alternativa: se il tribunale non fosse d'accordo con questa tesi, dovrebbe almeno ritenerli infermi di mente.
Una tesi che ha fatto indignare il figlio del supertestimone Frigerio il quale si è dichiarato offeso per molte delle frasi pronunciate dalla difesa.
Altro momento di alta tensione nel giorno delle difese: quello in cui Rosa Bazzi si è commossa mentre gli avvocati ricordavano le violenze subite in gioventù e il suo legame con Olindo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA