Homepage
Martedì 06 Gennaio 2009
«Sul palazzo dell’ex Intendenza
ora intervenga la magistratura»
I consiglieri Bottone e Iantorno sollecitano chiarimenti sulla vendita dell’immobile di via Diaz
Secondo Bottone e Iantorno sarebbero troppi i punti oscuri dell’operazione che ha portato il Comune a vendere l’immobile. A suscitare ulteriori perplessità c’è anche la figura di Gabriele Cimadoro, cognato di Antonio Di Pietro ed ex Udc, che risulta essere socio della Como 2006, cioè la società che ha acquistato aveva acquistato l’edifico di proprietà della Coni servizi srl. Tutti i dubbi erano stati già espressi in occasione della mozione di sfiducia all’assessore al Patrimonio, Enrico Cenetiempo.
«In passato , quando ho presentato la mozione di sfiducia - afferma oggi Bottone - avevo espresso al sindaco e all’assessore alcune perplessità e dubbi sulla vendita dell’ex Intendenza di Finanza. Non mi era piaciuta e non mi aveva convinto la procedura eseguita per tale struttura. In primo luogo non condividevo e non condivido ancora tutt’ora il motivo per cui non si sia fatta una gara pubblica, ma sola una trattativa privata diretta. Inoltre, perché convocare una seduta di giunta, identificata come “urgente” dal sindaco, a mezzanotte dopo il concerto di Jovanotti per deliberare la vendita dello stabile? Infine, facendo una trattativa privata con una società in cui compare l’onorevole Cimadoro, che risultava fino all’anno scorso membro dell’Udc proprio come Cenetiempo, non si è dato la possibilità a terzi di partecipare. A questo punto - conclude Bottone - sarei propenso se la Procura di Como potesse controllare la procedura adottata per la vendita dell’immobile, anche perché a tutti questi dubbi l’amministrazione non ha ancora dato risposte esaustive».
© RIPRODUZIONE RISERVATA