Tasse locali, basta processi
A Erba si contestano in Comune

Non serve più la Commissione tributaria per contenziosi fino a 20mila euro. Si risparmiano tempo e burocrazia e, in caso di intesa, la somma da pagare si riduce del 35%

Fine dei lunghi e costosi ricorsi giudiziari, ora i tributi si contestano direttamente all’ufficio legale del municipio. L’istituto del “reclamo-mediazione” (questo il termine tecnico stabilito dal decreto legislativo 156 del 2015) a Palazzo Majnoni è già diventato realtà: «Abbiamo recepito le ultime normative in termini di contenziosi - spiega l’assessore alle finanze Franco Brusadelli - già da adesso i cittadini possono contestare tributi direttamente in municipio».

Tanti i vantaggi in termini di tempo e costi, ma anche il rischio di un boom di ricorsi. Che cosa cambia rispetto al passato lo spiega l’avvocato Erminia Gariboldi, responsabile dell’ufficio legale e dei futuri contenziosi. «Può capitare che un cittadino creda di dover pagare meno di quanto chiesto dal Comune».

«Ora è possibile recarsi in municipio per far valere le proprie ragioni. Evitare un contenzioso legale è un vantaggio anche per il Comune: risparmiamo a nostra volta tempo e soldi. In presenza di dati effettivamente ambigui, l’obiettivo è arrivare a una mediazione che per legge deve comportare almeno il 35 % di risparmio per il cittadino sulla somma inizialmente richiesta». La mediazione - valida solo per somme inferiori ai 20mila euro, per importi superiori resta titolare la commissione tributaria - non comporta alcun onere.

Altri dettagli sul numero in edicola giovedì 4 febbraio.

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