Telefonino a scuola: ora si può
Parte il concorso "Ciakkare"

Premio riservato a video positivi realizzati dagli studenti delle superiori. Si votano sul sito de «La Provincia»

«Forza ragazzi, sfoderate il telefonino e mandateci tanti video». L’invito arriva niente meno che dall’Ufficio scolastico provinciale. Qualcuno è impazzito? No, perché la differenza, rispetto ai casi di videobullismo che avevano spinto il ministero e le scuole a mettere al bando i cellulari, sta nell’approccio positivo allo strumento e alla realtà da immortalare.
È questo lo spirito del concorso «Ciakkare, usa il cellulare con la testa», che parte ufficialmente oggi, dopo che nella mattinata di ieri, nella grand’aula del liceo classico «Volta», è avvenuta la prima di una serie di presentazioni agli studenti. In cattedra, o meglio "al microfono", la vicedirigente dell’Usp, Rossella Siporso, e gli altri partner del progetto: il quotidiano «La Provincia» con il direttore Giorgio Gandola e «Brainworld - scopriamo le neuroscienze, sosteniamo la ricerca» con Carlo Cairoli. Ciakkare, neologismo che richiama la chat ma anche il ciak del regista, è un concorso aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori della provincia di Como e si pone un duplice obiettivo: «Stimolare nei giovani atteggiamenti di protagonismo positivo», ma anche «suggerire un uso intelligente e didattico del cellulare». Si parte, come hanno sottolineato ieri i promotori, dal presupposto che il telefonino non sia affatto uno strumento negativo in sé, ma che al contrario abbia forti potenzialità. Consente, a suo modo, di improvvisarsi registi, come ha sottolineato Siporso, ma anche di fare scoop giornalistici, tant’è vero «che sempre più spesso - ha osservato il direttore de "La Provincia" - i tg nazionali utilizzano filmati realizzati da reporter estemporanei».
Non a caso l’idea di «Ciakkare» è nata al cinema, a margine di un’altra iniziativa controcorrente: «Auguri professore», "corso di aggiornamento" sulla professione docente, attraverso la visione e la discussione di film e documentari ambientati a scuola. Gli ideatori-curatori del concorso sono gli stessi della rassegna: Dario Tognocchi dell’Ufficio scolastico provinciale, il giornalista Pietro Berra e l’esperto di cinema Alberto Cano.
Come i video dei bulli, anche quelli girati "con la testa" finiranno su Internet. Non su Youtube, ma sul sito de «La Provincia» (www.laprovinciadicomo.it), dove da gennaio saranno messi online e dal 1° al 30 aprile potranno essere votati da tutti. Gli utenti del sito assegneranno i «premi del pubblico» (cellulari, videocamere, lettori mp3) mentre a una giuria di esperti è affidato quello della critica (stage presso studi che producono video). Inoltre, «La Provincia» ha riservato un premio speciale al video più giornalistico. Una sezione è riservata ai lavori spontanei di singoli alunni, o gruppi. Un’altra a quelli di classe, fatti con il supporto di insegnanti che accettano la sfida di trasformare il cellulare da tabù a risorsa. «In questo caso - ha specificato il preside del "Volta" Bruno Saladino - saranno autorizzati a usarlo dentro la scuola».
Non resta che cliccare sul banner del concorso presente in homepage e scaricare il bando completo. Sempre attraverso il sito si spediscono i filmati, dopo aver compilato online la scheda di iscrizione. C’è tempo fino al 15 marzo.

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Eco di Bergamo Ciakkare