Tramonta il sogno di Formigoni
Ma si apre l'ipotesi "europea"

Dopo il duro faccia a faccia tra Berlusconi e Formigoni, il secondo vertice tra i due è saltato. per Formigoni le porte di un ministero romano si sono chiuse. Possibile un recupero da commissario Ue nel 2009. Il no a Formigoni spiana la strada a Maroni ministro dell'Interno.

Dopo aver risolto il caso del governatore veneto, Galan, ormai sarebbe risolta anche la questione del presidente lombardo. Bossi e Fini avevano chiuso la strada a Formigoni  ed è saltato anche il vertice bis tra il governatore e Berlusconi.
Il prossimo premier non se l'è sentita di portare la Lombardia a unaltro voto ravvicinato, ma al contempo la sua diffidenza per il "governatore" lombardo l'ha portato a rinviare nel tempo - almeno fino al 2010 - la possibilità di dare una poltrona ministeriale al potente esponente azzurro legato a Cl. L'unica apertura del Cavaliere sarebbe un impegno a candidare Formigoni per un posto di commissario europeo nel 2009.
Al Pirellone, nell'entourage del presidente, non si nasconde la deluzione e la rabbia di Formigoni che pure aveva giocato la carta del Viminale mettendo sul tavolo la possibilità di portare un leghista alla testa della Regione: nel caso specifico sarebbe stato Roberto Castelli ad essere candidato per la Lombardia nel voto anticipato del prossimo autunno. Però il Carroccio avrebbe dovuto rinunciare a Maroni come ministro dell'Interno, un boccone non facile da digerire. Non per niente Bossi se ne era uscito con un "Formigoni resterà a Milano". .
Per le altre candidature le certezze sarebberoLa Russa alla Difesa, Matteoli alle Infrastrutture, Frattini agli Esteri, Tremonti all'Economia, mentre Bondi potrebbe approdare all'istruzione, Maurizio Lupi alla Salute, la Prestigiacomo o la Carfagna alle Pari opportunità, la Gelmini oElio Vitop alla Giustizia. Fini è confermato alla presidenza della Camera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA