Truffa dell’acqua tossica a Cantù
Via con i soldi e i gioielli di un’anziana

L’episodio giovedì mattina in via Bengasi. La donna: «Ora ho paura». Il solito trucco di un finto tecnico: «Senta che cattivo odore dal lavandino, metta tutto nel frigo»

«Guardi che altrimenti i soldi si bruciano. E l’oro si rovina». Dopo che si è fatto aprire la porta da una settantenne, con la scusa di essere un operaio impegnato su un vicino acquedotto, il truffatore ha detto che l’acqua di casa era inquinata da una sostanza tossica. Ha anche messo in scena un trucco da piccolo chimico, per provocare qualcosa di simile all’odore del gas: «Senta che cattivo odore dal lavandino, metta tutto nel frigo». Finché è riuscito a farsi dare tutti i gioielli che c’erano in casa, in gran parte catenine e ricordi di una vita. E i contanti, circa 500 euro. Molto fa pensare che sia lo stesso truffatore già entrato in azione nelle scorse settimane a Mirabello di Cantù.

E’ successo l’altroieri mattina, in via Bengasi, all’altezza del semaforo con via Carlo Cattaneo. La stradina, di raccordo con via Como, conta due semafori ed è sempre trafficata. Eppure il truffatore non ha avuto timori a presentarsi nel pieno della giornata. La donna: «Ora ho paura».

I servizio e i precedenti su “La Provincia” di sabato 4 febbraio 2016

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