«Turismo e tessile motori
Sì, Como ci deve credere»

Gli imprenditori commentano l’analisi di Ruffini e spronano a trovare nuove sinergie

I due motori di Como, tessile e turismo. Il sogno di Remo Ruffini è condiviso dagli imprenditori dei due settori. Che colgono anche la necessità di imparare non solo a lavorare sempre più insieme (come in parte già si sta facendo), ma anche per comunicare meglio ciò che si sta facendo a Como.

I

l presidente di Moncler su “L’Ordine” ripercorreva gli inizi, ricordando come «a Como c’era un’energia tessile pazzesca quando ho cominciato, ovunque vada nel mondo, tutti conoscono la nostra città». Ma sottolineava: «Possiamo fare di più per attrarre i turisti».

Un tema che affascina Andrea Camesasca, delegato nella giunta camerale per il turismo: «Quando Armani su “Tess” celebra Como per le sete migliori del mondo, mi trovo assolutamente concorde. Credo che il turismo possa sfruttare questo brand, un tessile di alta gamma che non hanno tutti. Purtroppo stride con le innumerevoli problematiche che abbiamo. Siamo nel Paese della burocrazia, della Tares e via dicendo... L’impresa va stimolata».

E Graziano Brenna, vicepresidente di Unindustria Como. Che sul l’analisi di Ruffini aggiunge: «Ha profondamente ragione, il distretto dovrebbe essere molto più vivo sotto il profilo della comunicazione. Il Distretto tessile lariano è il più importante del continente, bisogna creare eventi per mettere in risalto quanto si fa. Quello che sta succedendo con ComOn».

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