LUNEDÌ 21 NOVEMBRE (EZIO VENDRAME DAY)

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LUNEDÌ 21 NOVEMBRE (EZIO VENDRAME DAY)

Buongiorno,
è di nuovo lunedì e io no perché ieri ho festeggiato non uno bensì due clamorosi compleanni. Clamorosi non tanto per le festeggiate (che, in realtà, anche se l'anagrafe è iniqua e avversa, hanno approfittato di compleanni non festeggiati a dovere per ricompiere, al massimo 21 anni), ma per la quantità di libagiuoni effettuate. Quindi perdonerete l'assenza delle consuetamente sardoniche osservazioni obnubilate da "eccessi d'euforia genetliaca"...

L'ovvio brano acconcio ai genetliaci: http://www.youtube.com/watch?v=AjtpplE39_g

 
Immagine DIALOGHI SULL'ARTE CONTEMPORANEA

Villa del Grumello, via per Cernobbio 11, ore 18.15
Secondo di un ciclo di quattro incontri coordinati da Elena di Raddo. Oggi Alessandro Castiglioni parlerà di Non solo oggetti. I linguaggi dell'arte relazionale descriveendo le tendenze dell'arte relazionale, una forma d'arte basata non più su oggetti artistici, ma su incontri, workshop e relazioni, appunto, che si instaurano tra artisti, curatori e critici. Quote di partecipazione per tutti e quattro gli incontri: 30 sacchi per i soci di Chiave di Volta, 45 sacchi per i non soci, 15 sacchi per gli studenti. Per singolo incontro: 10 sacchi per i soci di Chiave di Volta, 15 sacchi per i non soci, 5 sacchi per gli studenti. Prenotazioni tramite e-mail: [email protected]
http://www.chiavedivolta.org
Immagine LABORATORIO GIANNI SCHICCHI

Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 20.30, ingresso libero con posto assegnato (anche domani sera, stessa ora)
Atto I ­ L'orchestrazione. Da alcuni anni i progetti dell'Orchestra del Conservatorio di Como si caratterizzano per la realizzazione di attività laboratoriali.  Così è stato e sarà anche per il laboratorio dedicato al Gianni Schicchi di Giacomo Puccini che si conclude con due serate al Teatro Sociale di Como nel corso delle quali le esecuzioni dell'opera, dove si alterneranno diversi giovani cantanti, sono introdotte da due lezioni aperte dedicate all¹orchestrazione e alla drammaturgia dell¹opera. Il laboratorio, diretto da Bruno Dal Bon, si è avvalso della collaborazione di due importanti docenti esterni, il baritono Domenico Colaianni che ha curato il lavoro con i cantanti, oltre ad interpretare il ruolo del protagonista, e il violinista Francesco Manara, primo violino di spalla del Teatro alla Scala, che ha seguito per alcuni giorni il lavoro di preparazione dell¹orchestra.
NdGF: O mio babbino caro / Mi piace è bello, bello / vo' andare in Porta Rossa / a comperar l'anello!
http://www.conservatoriocomo.com
Immagine STAGIONE CONCERTISTICA

Sala Musa, Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 20.30
Shadows and silhouettes. Suoni e immagini dall'Oriente. Concerto di Antonietta Loffredo al pianoforte, fotografie di David Cubby, musiche di Blom, Crossman, Hannan, Yu, Boyd, Schweizer, Propri, Procaccioli e Peterson.
http://www.associazionecarducci.it
Immagine I LUNEDÌ DEL CINEMA

I LUNEDÌ DEL CINEMA
Spazio Gloria,
via Varesina 72, ore 21, biglietti a 7 sacchi (soci Arci, studenti e over 65 a 6 sacchi)
Bronson (Gran Bretagna, 2008, 92 minuti) di Nicolas Winding Refn con Tom Hardy.
Proveniente da una buona famiglia borghese, il giovane Michael Gordon Peterson ha da sempre manifestato atteggiamenti aggressivi, che lo hanno portato più volte ad atti di violenza contro i suoi compagni di scuola, segno della sua ricerca di notorietà e affermazione personale. Nel 1974 gli si spalancano le porte del carcere, dopo una piccola rapina a un ufficio postale, lasciando soli la moglie e il figlio. Entrato in carcere per scontare una condanna di sette anni, continua la smania di essere al centro dell'attenzione. Si macchia di una serie violenze perpetrate ai secondini, spadroneggiando all'interno del carcere, che egli definisce una camera d'albergo, e diventando l'idolo degli altri detenuti. Le autorità decidono quindi di trasferirlo in diversi penitenziari, nella speranza di calmare la sua violenza, ma ogni tentativo è vano. Viene mandato in un ospedale psichiatrico, dove gli vengono iniettate alte dosi di farmaci sedativi, ma una volta t ornato in carcere cerca di strangolare un detenuto che aveva ammesso di essere un pedofilo. Dopo diversi anni torna in libertà sulla parola e va vivere da suo zio a Luton, dove inizia ad appassionarsi alla boxe a mani nude, cambiando il proprio nome in Charles Bronson, in omaggio al famoso attore. La sua carriera di pugile finisce in fretta, dopo essersi innamorato di una donna, per la quale ruba un anello di fidanzamento; proprio per questo furto viene nuovamente arrestato. In carcere si rende nuovamente protagonista di atti di violenza nei confronti delle guardie, rimane inoltre coinvolto in una rivolta dove prende in ostaggio un bibliotecario, ingaggiando una lotta contro agenti antisommossa. Proprio per questi motivi la sua condanna viene estesa, passando oltre trent'anni della sua vita in isolamento, periodo in cui inizia a interessarsi di arte.
NdA: un bel tipino, insomma, sia dal vero che per finta...
http://www.lunedicinema.com/scheda.asp?id=423
Immagine CINEFORUM

Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 21, ingresso con tessera (anche domani, alle 15.30 e alle 21, e dopodomani alle 15.30)
Il responsabile delle risorse umane (Israele / Germania / Francia, 2010, 103 minuti) di Eran Riklis con Mark Ivanir, Guri Alfi, Noah Silver, Rozina Cambos e Julian Negulesco.
Licenziamenti e assunzioni all'ordine del giorno. Il mestiere del responsabile delle risorse umane sta tutto lì: conoscere i candidati, sottoporli a colloquio e infine accettarli o rimandarli a casa alla ricerca di un'altra opportunità. Semplice, chiaro e diretto. Talmente meccanico da ridurre al minimo le implicazioni umane degli incontri e ampliare al massimo quelle utilitaristiche. Può capitare quindi di scordarsi volti e nomi dei propri dipendenti, così come accade al protagonista del film, accusato da un giornalista d'assalto di non essersi interessato alla morte tragica di una ex dipendente, rimasta uccisa in un attentato terroristico in Israele. Nessun parente reclama il suo corpo e il manager, messo alle strette dal senso di colpa, decide di partire per un lungo viaggio verso il paese natale della ragazza, un villaggio sperduto nella fredda Romania, alla ricerca di un parente disponibile a fare il riconoscimento. Lontano da casa e dagli aff etti, troverà l'occasione per riflettere su se stesso.
NdA: in pratica un film girato dove lavori tu...
http://www.cinecircolo.it

La Settimana InCom di Alessio Brunialti
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