DOMENICA 27 NOVEMBRE (FABIO TREVES DAY)

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DOMENICA 27 NOVEMBRE (FABIO TREVES DAY)


Buongiorno,
mi scuso in anticipo per il tono serioso, ma... coloro di voi che intendono votare alle elezioni primarie per i candidati di centrosinistra a Como, lo sanno che tengonsi oggi dette elezioni? Perché io credevo di sì, ma ancor ieri sera scoròmmi incontrare più di una persona motivatissima, ma altrettanto iniorànte della concomitanza odierna. Quindi eccomi segnalare il sito acconcio (http://primarie.como.it/) ove trovare tutte le informazioni sui seggi e sui quattro candidati. Naturalmente faremmo (scusate: adoro darmi del "noi" come quelli veri) lo stesso qualora dall'altra parte decidessero di scegliere il candidato per le elezioni amministrative 2012 con lo stesso sistema. Invece, intanto, rischiamo di arrivare all'appuntamento con una quindicina di liste differenti, ma unite dal leit motiv "ABBASTA". Oh, povera città...

Un brano alquanto acconcio, ma soprattutto vintagico: http://www.youtube.com/watch%3Fv%3D0xrZ61cuKLk

 
Immagine GIORNATA DELL'ACCOGLIENZA

Via Varesina 72, ore 15, ingresso a 2,50 sacchi (intero a 6 sacchi)
La trappola (Italia, 2009, 54 minuti) di Lemnaouer Ahmine
Questo documentario è la testimonianza colta a caldo, in prima persona, della tragica vicenda dei rifugiati politici sfollati nel 2008 dall'edificio di via Senigallia a Milano che per protesta si sono accampati in piazza Oberdan in pieno centro cittadino. Con immagini mai viste in televisione, seguiamo la lotta dei rifugiati che chiedono semplicemente che li si rispetti e che vengano riconosciti i loro diritti. A seguire dibattito a cura dell'Associazione 3 Febbraio.

NdA: ...insomma, un'altra occasione improntata alla fantascienza...
http://www.unaruota.it/xanadu/
Immagine INCONTRO TRA GENERAZIONI E CULTURE

Aula Magna, Politecnico, via Castelnuovo 7, ore 15.30, ingresso libero
L'associazione nazionale Terza età attiva per la solidarietà, con il patrocinio del Comune di Como, organizza un pomeriggio sul tema dell'incontro tra generazioni e culture differenti. Ci sarà spazio per musica, canti e racconti a cura di Elsa Albonico, accompagnata da Salvatore Montalbano, e del gruppo musicale Du Demon Blues Trio. A fine serata ci sarà spazio per un'estrazione a premi e un rinfresco.

NdA: chissà quanti cciofani...
Immagine AL TEATRO NUOVO

Via Lissi 11, Rebbio, ore 16.30, biglietti a 12 sacchi
Gli Amici di Zinvie sono un gruppo che si occupa di raccogliere fondi, principalmente attraverso spettacoli teatrali, per sostenere progetti missionari in Africa, India e, più recentemente, anche in Perù e Cile. Lo spettacolo di quest'anno è una libera interpretazione di Sister Act.

NdA: so di essere un caso raro, anzi rarissimo, anzi unico, ma io non ho mai sopportato neanche il film. Però... se è per una buona causa...
http://www.amicidizinvie.it
Immagine AL CENTRO CONGRESSI MEDIOEVO

Via Lucini 4, Olgiate Comasco, ore 17, ingresso libero
Una sfida per i diritti delle donne iraniane e di tutto il mondo. Incontro con Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003 ( fu la prima iraniana e la prima donna musulmana a ottenere questo riconoscimento). È nata a Hamadan nella parte nord-occidentale del paese. Nel 1948 la famiglia si trasferì a Tehran. Dal 1965 studiò giurisprudenza all'università di Tehran e subito dopo la laurea partecipò agli esami per diventare magistrato. Cominciò la sua carriera nella primavera del 1969 proseguendo nel contempo gli studi fino a ottenere, nel 1971, un dottorato in diritto privato. Dal 1975 al 1979 ricoprì la carica di presidente di una sezione del tribunale di Tehran. Dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 fu costretta, come tutte le donne giudice, ad abbandonare la magistratura e solo dopo ampie proteste, le fu riconosciuta la possibilità di collaborazione al tribunale con il ruolo di "esp erta di legge". Shirin considerò la retrocessione intollerabile e per alcuni anni la sua attività fu limitata alla pubblicazione di numerosi libri e articoli. Solo nel 1992 ottenne l'autorizzazione a operare come avvocato e aprì uno studio proprio. Nel 1994 fu una dei fondatori dellaSociety for protecting the child's rights un'associazione non-governativa della quale è tuttora dirigente. Nel 1997 ebbe un ruolo di rilievo nella campagna di sostegno del presidente riformista Mohammad Khatami.
Come avvocato è solita occuparsi di casi di liberali e dissidenti entrati in conflitto con il sistema giudiziario iraniano che resta uno dei bastioni dell'ala di governo più conservatrice. Spesso è parte civile in processi contro membri dei servizi segreti iraniani. Ha difeso Parinoush Saniee contro il bando governativo per il bestseller Quello che mi spetta. Nel 2000 fu accusata di disturbo alla quiete pubblica perché diffuse un video contenente la confessione di un militante di un gruppo di fondamentalisti islamici risultato segretamente ingaggiato dall'ala conservatrice del governo per spaventare i riformisti con delle spedizioni violente e intimidatorie e incursioni nelle assemblee e manifestazioni. Il processo si concluse con una condanna all'interdizione e la sospensione dall¹attività di avvocato per cinque anni, la condanna fu in seguito ridotta. Il 10 ottobre 2003 il comitato per il premio Nobel annunciò la decis ione di conferirle il premio nobel per la pace. Ha ricevuto nel 2007 il Premio internazionale Vittorino Colombo, assegnatole dalla Fondazione Vittorino Colombo. Nel novembre 2009 la polizia di Teheran ha fatto irruzione nel suo appartamento picchiando il marito e sequestrando il premio Nobel. All'epoca dei fatti la Ebadi si trovava a Londra da giugno in una sorta di esilio autoimposto per sfuggire a un mandato d'arresto per presunta evasione fiscale, che sarebbe potuto piombare su di lei al suo ritorno in patria. Ricevuta la notizia la donna ha dichiarato: "Nulla mi spaventa più, anche se minacciano di arrestarmi per evasione fiscale al mio rientro. Sostengono che debbo al governo 410 mila dollari in tasse arretrate per il Nobel: una fandonia visto che la legge fiscale iraniana stabilisce che i premi siano esentasse. Se trattano così una persona ad alto profilo come me, mi chiedo come si comportano di nascosto con uno studente o cittadino qualunque" e ha aggiunto: "Tornerò, sono stati i mie colleghi di Teheran a chiedermi di restare a Londra: 'Adesso ci sei più utile fuori', hanno detto".

NdA: una rimarchevole occasione di entrare a contatto con la storia, direttamente...
Immagine KIDS LA FELTRINELLI DEI RAGAZZI

La Feltrinelli, via Cesare Cantù 17, ore 17, ingresso libero
Presentazione e lettura animata di Zerlina e Dendè di Barbara Seppi e Piero Mazzoli con la partecipazione di Silvia Calabrese. Riusciranno Zerlina e Dendè a ritrovare i colori della farfalla? L'impresa è difficile e ci sarà bisogno del sole, del fiore, del bosco, del mare, della notte e di tempo... Un'avventura fantastica con cui il piccolo lettore potrà prendere confidenza, attraverso la conoscenza dei colori, con il mondo che lo circonda.

NdA: un altro appuntamento che condivido: teniamo i mocciosi lontani dal centro la domenica, giustissimo!...
Immagine APERITIVO IN BLUES

Woodstock, s.s. dei Giovi, Grandate, ore 18, ingresso libero con consumazione (a 5 sacchi)
Con la Ardy Blues Band, ovvero energia e blues groove allo stato puro. Anno di nascita2005, la band formata da Damiano Ardito (chitarra, voce e armonica), Marco Ardito (chitarra), Amos Vismara (basso) e Roberto Palladini (batteria), racchiude in se stessa quella che è l'essenza del blues di stampo texano e chicagoano. L'eclettico leader del gruppo Damiano Ardito, fondatore della band, ha voluto al suo fianco oltre che il fratello Marco, chitarrista dal tocco deciso ma raffinato, l'esperto bassista Amos Vismara sui palchi di tutta Italia da vent'anni così come il batterista Roberto Palladini drummer d'innumerevoli blues band fin dagli anni Ottanta. Il connubio tra questi quattro elementi ha dato vita nel 2008 alla prima uscita discografica, quel Blues I can use che ha conseguito un buon successo tra gli appassionati del genere vendendo solo nelle uscite live del la band più di quattrocento copie.

NdA: ah, che band Ardyta!...
Immagine APERÒ

All'Unaetrentacinquecirca, via Fossano 20, ore 18.30, Cantù, ingresso libero (con consumazione)
Proseguono gli aperitivi musicali nello storico locale canturino che offre la possibilità di passare una domenica sera diversa dalle altre, con tanta buona musica, cibo a volontà e bevande a poco prezzo. Oggi Fathers And Sons.

NdA: ah, però...
Immagine ALLO SPAZIO GLORIA

Via Varesina 72, ore 21, ingresso a 6 sacchi, riservato ai soci Arci
Scialla! (Stai sereno) (Italia, 2011, 93 minuti) di Francesco Bruni con Filippo Scicchitano, Fabrizio Bentivoglio e Barbora Bobulova.
Scialla, espressione tipica del gergo giovanile romano per intendere "lascia stare", "stai tranquillo", "stai sereno" - racconta di Luca, un quindicenne romano, irrequieto, cresciuto senza un padre e inconsciamente alla ricerca di una guida, e di Bruno, un professore senza figli che ha lasciato l'insegnamento per rifugiarsi nell'apatia delle lezioni private. Bruno non è mai stato una guida neppure per se stesso ma la sua flemmatica quotidianità subisce un'improvvisa accelerazione quando l'uomo scopre che Luca è suo figlio. L'alunno ribelle ed il professore malinconico si trovano costretti ad una convivenza forzata che apre a ciascuno la misteriosa esistenza dell'altro.

NdA: tutto molto bello, però il fatto che questo "verbo" sia entrato nell'uso comune perché utilizzato dai terremontati mentali della De Filippi mi impedisce di andare a vedere questo film, a meno che qualcuno non mi dica che c'è una Bobulova che merita (ma anche lei... Ho ancora negli occhi l'orrore di Cuore sacro e no, non posso dimenticare...)
http://www.unaruota.it/xanadu/
Immagine OLTRE LO SGUARDO

Auditorium delle scuole medie, via manzoni, 26 Cadorago, ore 21, ingresso gratuito (con i soliti 3 micragnosi sacchi di tesseramento al Cinecircolo del Coordinamento comasco per la pace)
American life (USA, 2009, 98 minuti) di Sam Mendes con John Krasinski, Maya Rudolph, Jeff Daniels e Maggie Gyllenhaal
Burt e Verona sono una coppia non sposata di trentenni in attesa di una bambina. Sono convinti che dopo la nascita i genitori di lui (quelli di lei sono morti) saranno lieti di partecipare alla loro felicità nel veder crescere la piccola giorno dopo giorno. Quando scoprono che invece i due hanno deciso di partire per il Belgio (meta che sognavano da anni) restano profondamente sconcertati. Con Verona ormai al sesto mese vanno in cerca di amicizie del passato o di parenti con cui poter condividere la gioia della nascita intraprendendo così un viaggio da Miami al Canada. Gli incontri che faranno saranno occasione di riflessione. A seguire dibattito con Valentina Pellizzoni del Cinecircolo.

NdA: Questo si chiamerebbe Away we go ma Andiamo via sembrava troppo poco come titolo italiano ed ecco che se ne sono inventato uno inglese finto. Poi, guardando il manifesto, ho realizzato che si tratta del disperato tentativo del distributore nostrano di richiamare American beauty (come se Mendes non avesse fatto altri film di successo tipo Era mio padre o Revolutionary road). Tristessa...
http://www.comopace.org
Immagine OLTRE LO SGUARDO

Aula civica di Palazzo Zaffiro, via Zaffiro 1, Merone, ore 21, ingresso gratuito (con gli usuali 3 pulciosi sacchi di tesseramento al Cinecircolo del Coordinamento comasco per la pace)
Iqbal (Italia / India, 1998, 104 minuti) di Cinzia Th Torrini con Rajindra Jayasinghe, Roshan Seth, Yashoda Wimaladharma, Lucky Dias, Prageeth Sanjeeva e Mohamed Rizlan.
Il film ripercorre la breve biografia (romanzata) del bambino pakistano Iqbal Masih, il cui nome viene leggermente cambiato in Iqbal Maruf. Dopo essere stato venduto come schiavo dai genitori, che volevano soldi per il matrimonio di una loro altra figlia, a un fabbricante di tappeti, il piccolo Iqbal tenta di scappare, ma a causa della corruzione nella polizia viene ripreso e ricondotto alla fabbrica. Nonostante il suo grande talento nella fabbricazione di tappeti Iqbal viene venduto da un padrone all'altro per via del suo carattere ribelle e dei suoi continui tentativi di fuga e passa attraverso diverse fabbriche, l'ultima di queste è gestita da un crudele uomo di nome Imran e da sua moglie. Nella fabbrica di Imran le condizioni di lavoro sono durissime e chi si lamenta o si comporta male viene chiuso per giorni in una specie di pozzo chiamato "il buco" senza cibo con cui sfamarsi, inoltre i bambini sono costantemente sorvegliati e controllati dal braccio de stro di Imran, un ragazzo un po' più grande di nome Tarek (una specie di kapo), ex-fantino di salute cagionevole divenuto zoppo a seguito di un incidente. Nello stabilimento lavora anche una bambina di nome Fatima, sorella di Tarek di cui Iqbal si innamora, e che è vittima degli abusi del padrone. Col passare del tempo i rapporti tra Iqbal e Tarek migliorano e i due diventano amici. Inoltre Iqbal inizia a comportarsi meglio e un giorno viene premiato: il padrone infatti lo porterà con se durante una uscita in città. Mentre Imran è impegnato insieme a Tarek per scommettere sulle gare di elefanti, Iqbal incontra il sindacalista, avvocato e attivista Ulla Khasi che sta manifestando contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Il bambino riesce a raccogliere e a nascondere un volantino e riesce a convincere Tarek a leggerne il contenuto davanti a tutti i bambini. I due ragazzi vengono scoperti ed entrambi chiusi nel "buco", ma mentre Iq bal riesce a sopportare la tortura, il fragile Tarek si ammala gravemente, al punto che tirati fuori dal "buco" il ragazzo è moribondo. Imran lo tiene in casa solo perché la moglie si è affezionata al loro ex servitore. Iqbal a quel punto sceglie di evadere, sapendo che il padrone non farà nulla per tentare di salvare il suo amico Tarek, e si reca da Ulla Khasi denunciando la sua situazione. Immediatamente Khasi costringe le corrotte forze di polizia a intervenire per liberare gli schiavi, i ragazzi vengono portati in un centro di istruzione e recupero mentre Tarek viene inutilmente caricato su una ambulanza, ma si spegnerà prima di arrivare in ospedale. Khasi si rende conto che la sua posizione legale nei confronti degli sfruttatori è debole, infatti Imran è stato arrestato per via delle condizioni di salute di Tarek, ma per far chiudere altri stabilimenti ha bisogno di prove concrete per costringere la polizia ad in tervenire. In assenza di prove, i gestori possono essere avvisati dalla corrotta polizia delle imminenti ispezioni e difendersi mettendo in scena una simulazione di normale attività lavorativa e affermando che i bambini sono trattati bene e secondo la legge. Khasi propone a Iqbal di aiutarlo e il bambino accetta volentieri. Nei mesi seguenti Iqbal si introduce di nascosto in diverse fabbriche per fornire a Khasi fotografie che documentano in modo inconfutabile le condizioni in cui vivono i bambini sfruttati, permettendo quindi al sindacalista di far arrestare gli sfruttatori. A coronamento di questa attività riceve un importante premio da ritirare negli Stati Uniti. Dopo aver ritirato il premio ed essere diventato un simbolo internazionale della lotta contro lo sfruttamento minorile, Iqbal torna in Pakistan, dove la mattina del 16 aprile 1995, mentre gioca con un aquilone regalatogli da Khasi, viene ucciso da un colpo di pistola esploso da un sicario della mafia dei tappeti. A seguire dibattito con l'assistente sociale Michele Comi.

NdA: ed ecco che l'allegrezza regna sovrana, insomma...
http://www.comopace.org
Immagine JAM SESSION

Loft, via Boldoni (in cima a Coin), ore 21.30, ingresso libero con consumazione
"Per la quarta stagione consecutiva tornano le jam session, nella panoramica cornice del palco più in alto di Como. Chiamiamo a raccolta tutti i musicisti, comaschi e non, perché diventi evento di musica viva! Con la formazione di casa vi aspettiamo ogni 15 giorni".

NdA: non devo certo ribadire che suonare assieme è la cosa migliore da fare al mondo restando vestiti, vero?
http://www.notasunota.it/
FUORI SACCO

Immagine SENZA CONFINI - XVIII EDIZIONE

Cinema Teatro, via Dante 3b, Chiasso, ore 16, ingresso libero
Oggi si aprirà Senza confini, grandi e piccini insieme a teatro, rassegna di spettacoli e manifestazioni dedicata al teatro per ragazzi. Il primo appuntamento in cartellone è Il giardino di Gaia - fantasia simbolica sulle stagioni e la nascita del Teatro Pan di Lugano, scritto da Marcello Chiarenza, diretto da Pietro Chiarenza e interpretato da Elena Chiaravalli e Karin Hochapfel. Lo spettacolo si contraddistingue per l'interattività tra attori e pubblico. Destinato ai bimbi tra uno e quattro anni, narra la storia di un giardino che si trasforma con il passare delle stagioni e di un pulcino che non vuole uscire dal guscio perché sta bene al caldo...

NdA: sempre per il progetto "via i bambini dal centro abitato durante lo shopping prenatalizio", ottima idea...
http://www.chiassocultura.ch

La Settimana InCom di Alessio Brunialti
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In collaborazione con: Eden Design, Solfo.
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