Un centro ciclotrone
per il San Gerardo

Monza - Inaugurato questa mattina il nuovo Centro ciclotrone per la produzione di radio farmaci per gli esami Pet dell'ospedale di Monza con un cerimonia alla quale hanno preso parte il viceministro della Salute Ferruccio Fazio, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il rettore dell'Università di Milano-Bicocca Marcello Fontanesi, il direttore dell'Azienda ospedaliera San Gerardo di Monza Giuseppe Spata e il sindaco di Monza Marco Mariani.

Il centro di ricerca, diagnosi molecolare e produzione di radio farmaco è fra i più avanzati, in quanto a tecnologie impiegate, al momento attivi in Lombardia. Nato dall'Accordo di programma sottoscritto nel 2004 per la costituzione di un centro regionale per ricerche avanzate in campo sanitario. Il nuovo laboratorio è costato circa sette milioni di euro, quasi la metà dei quali finanziati dalla Regione Lombardia. L'altra metà è stata invece finanziata con fondi dell'Università di Milano-Bicocca e del ministero dell'Istruzione, università e ricerca. Il fatturato annuo previsto si aggira intorno ai due milioni di euro dei quali, circa un terzo, viene reinvestito in ricerca.

«Il ciclotrone assicura a Monza lo sviluppo di un vero e proprio polo oncologico - ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni -. Da oggi infatti il "San Gerardo" può esprimere tutte le sue potenzialità anche nel campo della diagnosi delle malattie oncologiche, mettendo a disposizione dei pazienti il massimo in termini di strumentazione».

Quasi la metà dei 7 milioni necessari è stata finanziata dalla Regione Lombardia. L’altra metà è stata invece finanziata con fondi dell’Università di Milano-Bicocca e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Nei prossimi mesi si completerà il passaggio di amministrazione del nuovo laboratorio dal Centro di bioimmagini molecolari (nato nel 2005 come centro di eccellenza dell’Università di Milano-Bicocca e della Regione Lombardia) alla neocostituita “Tecnomed - Fondazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca”. La gestione affidata alla Fondazione universitaria renderà più agile, veloce e autonomo un lavoro articolato che comprende diversi tipi di attività: dalla ricerca, allo sviluppo e trasferimento tecnologico, ai servizi.

La Fondazione ha un proprio consiglio di amministrazione e un comitato scientifico. Alla guida tecnico-scientifica del laboratorio la professoressa Cristina Messa, docente di diagnostica per immagini e radioterapia presso l’Università di Milano-Bicocca, che ha già coordinato il Centro di bioimmagini molecolari in questi ultimi anni. La nuova modalità gestionale prevede la partnership con un’azienda privata, l’olandese Iba Molecular, una delle tre maggiori aziende al mondo produttrici di ciclotrone, che è stata individuata mediante gara d’appalto. Con la cessione di parte della struttura alla Iba Molecular, l’università si sgrava di una parte ingente di costi (compresi manutenzione, consumi, personale).

«L’azienda, dal canto suo, attraverso l’erogazione del servizio, esercita la sua attività di produzione e commercializzazione dei radio farmaci ed entra in un più ampio network di ricerca internazionale - spiega la Milano Bicocca - . L’università utilizzerà il radio farmaco prodotto dall’azienda olandese sia per l’attività diagnostica erogata attraverso la Pet/Tc, sia per sviluppare nuovi radio farmaci non convenzionali». «Abbiamo anche intenzione di sviluppare un laboratorio di preclinica, dove studiare il cosiddetto “farmaco intelligente” mediante metodi di Imaging Molecolare con Pet, che permettono di visualizzare e quantificare i fattori che caratterizzano la malattia nel singolo paziente e ne definiscono le potenzialità di risposta a specifici trattamenti, per arrivare a una terapia personalizzata», ha spiegato la professoressa Cristina Messa.

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