Nuove armi contro il cancro
Vaccini, molecole, cure ad personam

Nella giornata dedicata alla ricerca contro il cancro, i medici possono già disporre di un arsenale ancora più ricco. Aumentano i vaccini contro alcuni tipi di tumori, le cure sono sempre più  personalizzate: la strada è  quella dei farmaci molecolari per le staminali tumorali, vaccini e anche analisi del sangue mirate

Nel giorno in cui si ricorda la ricerca sul cancro, si aprono le porte e anuove speranze. Come quella che entro i prossimi 10 anni saranno realizzati molti farmaci molecolari che puntano a colpire le cellule staminali tumorali. Se queste vengono distrutte consentono al tumore"'di diventare sterile e lentamente sparire".
 
L'avanzamento della nuova frontiera della ricerca scientifica sui tumori, focalizzata sulle staminali delle neoplasie è stato descritto in occasione della Giornata per la Ricerca sul Cancro, promossa dall'Airc che ha organizzato alcune giornate di studio nelle università italiane. Durante un incontro, all'università Sapienza di Roma (gli altri eventi sono stati realizzati al Politecnico di Milano e alla Federico II di Napoli), si è fatto il punto sui farmaci molecolari per le cellule staminali tumorali, su cui la ricerca è partita da meno di un anno.

"In Italia sono state isolate, per la prima volta, le cellule staminali del tumore alla mammella a maggio del 2011 - ha detto Pier Paolo Di Fiore, dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano e membro del gruppo di ricerca che ha fatto la scoperta - . Ora la ricerca sta lavorando a 360 gradi su tutti i tumori. In dieci anni avremo già a disposizione molti farmaci che, però, andranno testati per efficacia e sicurezza".

La strada è quella della medicina personalizzata che si fonda sulla conoscenza della malattia, del singolo paziente e dei polimorfismi del suo genoma che lo rendono diverso da ogni altro individuo, "il che comporta una reazione unica alla patologia - ha spiegato  Di Fiore - e ne determina il decorso".

Ma già oggi la dotazione di "armi" anti-cancro è poderosa. Lo ha spiegato il professor Umberto Veronesi, nel corso della cerimonia Airc al Quirinale. Veronesi ha confermato  che i tumori si combatteranno presto con un arsenale sempre più ampio di farmaci intelligenti, al quale si aggiungono i vaccini. E la sfida sarà anche quella di riuscire a diagnosticare in modo sempre più preciso la malattia.

Ad oggi ci sono solo due tipi di vaccini: contro l'epatite B e contro il virus Hpv, responsabili di alcuni tipi di tumori, ma presto ne verranno altri, ha auspicato l'oncologo Umberto Veronesi.
In tutto sono sette i virus individuati come responsabili di altrettanti tumori, ha spiegato l'oncologo: oltre all'Hpv e al virus dell'epatite B, ci sono i virus Epstein-Barr e l'Htlv (che causano leucemie e linfomi), il virus responsabile del sarcoma di Kaposi e il virus Merkel (tumori cutanei).

Fra le prossime rivoluzioni c'è quella di riuscire a diagnosticare i tumori come quello al polmone con l'analisi dell'Rna nel sangue. "Se riusciamo a scoprire in una persona apparentemente sana queste spie di un processo tumorale in atto, faremmo passi avanti davvero enormi per la diagnosi precoce", ha detto l'oncologo.

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