Pallanuoto, Como Nuoto
straripante col Bologna

Nella partita d'esordio l'equilibrio regge un tempo, poi la squadra di Piccardo prende il largo. Unico neo l'espulsione di Gaffuri

COMO NUOTO - RN BOLOGNA 13 - 4
(3-3; 6-0; 2-1; 2-3)
COMO NUOTO: Conti, Molteni, Pasetti (1), Rocchi, Busilacchi, Zoni, Gragnani (1), Dato (1), Cavallera (3), Parodi, Gaffuri (5, 1 su rigore), Pellegatta (1), Pagani (1). All.: Piccardo.
RN BOLOGNA: Sicari B., Stefanelli (1), Vultaggio, Gualandi, Maestri, Marzioni, Sicari A., Bruni, Pincini (2), Rizzi, Viola, Patti (1), Dalpozzo. All.: Alagna.
Arbitro: Marziani di Torino.
Note - Superiorità numeriche: Como Nuoto 5-8, RN Bologna 3-8. Espulsione definitiva di Gaffuri (CN) nel q.t. per proteste. Spettatori: 300 circa.
COMO - Per non correre il rischio di apparire banali, in occasione della vittoria straripante della Como Nuoto nel debutto in serie B, proponiamo al lettore una multiscelta, potrà così far seguire a Como Nuoto, assecondando il proprio gusto: buona la prima, chi ben comincia…, se il buongiorno si vede dal mattino. Veniamo al match: facile, lo dice il risultato, in bilico solo nel primo tempo, poi è un assolo dei lariani che chiudono 10-1 le tre frazioni successive, stroncando i malcapitati bolognesi. Hanno giocato tutti i componenti della rosa, esordio in prima squadra per Samuele Molteni (1992), e ritorno ufficiale per Francesco “Checco” Zoni, i due anni passati ad impreziosire l'organico della formazione Master hanno evidentemente giovato al trentatreenne comasco. Cercando il classico pelo nell'uovo, potremmo parlare di qualche sbavatura di gioco, di un Conti bravo ma non impeccabile tra i pali, di un uomo in più discreto ma non ottimo. Ci fermiamo qui, però, perché si rischia altrimenti di apparire pretestuosi, mentre semmai va sottolineata la prima rete di Jacopo Pellegatta e le belle conclusioni di Gaffuri (5 reti) e Cavallera (3 reti). Proprio l'espulsione di Gaffuri, inspiegabile, rischia di essere l'unico vero neo del match: potrebbe costargli la prima squalifica dell'anno. Per questo Piccardo è arrabbiato, nonostante tutto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA