
Sport
Sabato 26 Febbraio 2011
Festa al Palasampietro
per il Ballabio-day
La Comense affronta le campionesse d'Italia del Taranto con la sua "bandiera" che firma un prestigioso record
Ballabio entra infatti nel guinness dei primati come la prima donna al mondo ad aver giocato nella massima serie per quattro decadi diverse (dall'8 ottobre 1983 a Muggiò in Comense-Pescara, giorno del suo esordio a soli 16 anni: da allora 20 campionati di fila in A1, con 10 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, etc) e oltretutto sempre con la stessa maglia. Ma se oggi “Vivi” ha 43 anni e Marzorati quando fece il record delle cinque decadi ne aveva 54, non è detto che fra una decina d'anni si riparli di un altro primato… Scherzi a parte, tutto è pronto per questa festa-evento: all'ingresso del palazzetto saranno in vendita i dvd sulla carriera della giocatrice (“la capitana, la leggenda”) e su uno schermo verrà proiettato in continuo un bel filmato sulle sue imprese. I tifosi hanno realizzato degli striscioni ad hoc. In vendita anche il libro di Fabio Fossati.
Durante l'intervallo la storica numero 10 verrà premiata da Pennestrì e dal presidente federale Meneghin. Ballabio, che non gioca dallo scudetto del 12 maggio 2002 (in realtà nel 2008 ha vinto un Europeo per Master: quisquilie), dovrebbe entrare nel primo quintetto per un paio di minuti. Anche se “poi se dovesse servirmi una esperta e che tira da tre, non è detto che…” dice Barbiero. Probabilmente maglia rosa e non nero trasferta. Sarà la sua 577esima partita in A1. Nello spogliatoio prima della gara siederà al suo vecchio posto (oggi di Harmon), e poi l'ultimo grido “misultitt sech”… «Sono molto emozionata per tutte le attenzioni ricevute in questi giorni - dice “Vivi” -. Il mio ringraziamento di cuore va in anticipo a tutti quanti e alle persone che hanno contribuito a realizzare questa bellissima cosa. L'ultima sorpresa è stato il mazzo di fiori che mi ha mandato il sindaco di San Fermo. E poi lettere e messaggi dalla gente, dai tifosi, e da ex compagne come Fullin, Passaro, Romani e Gaudenzio. Sinceramente non mi aspettavo ancora una volta così tante attenzioni. Credo che nello spogliatoio proverò le stesse sensazioni di una volta, e chissà che le giocatrici di oggi non mi facciano un regalo in campo».
Già perché c'è anche una partita da giocare e non è una qualunque. «Per noi i due punti sarebbero una grossa boccata d'ossigeno e questo potrebbe essere il momento migliore per affrontare Taranto. Dopo la loro eliminazione dall'Eurolega potrebbero avere una reazione d'orgoglio ma è anche indubbio che sentiranno la stanchezza fisica. Sono convinta che ce la dobbiamo giocare anche perché da qui alla fine ogni gara per noi è fondamentale».
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