Sport
Sabato 23 Luglio 2011
Calcio Cantù, è guerra
fra giocatori e società
Mister Ronchetti e la squadra faranno causa per i quattro mesi di stipendi mancanti
Alla testa del gruppo, il tecnico Marco Ronchetti, otto anni al Cantù, e il suo vice Claudio Pelosi. Gli unici dello staff tecnico ad aver siglato con la società un accordo depositato in Lega Nazionale Dilettanti. Gli altri, l'allenatore dei portieri Norberto Cappelletti, i due fisioterapisti Simone Ripepi e Davide Quadrio (che seguivano anche le squadre di volley del Cantù San Paolo) e il preparatore Nicholas Townsend non potranno reclamare niente, perché avevano solo accordi verbali. Ronchetti e Pelosi chiederanno alla Commissione vertenze economiche della Figc una cifra vicina agli ottomila euro.
I giocatori apriranno una vertenza con l'appoggio dell'associazione calciatori, che sostiene anche i dilettanti in serie D. Il rappresentante della squadra sarà Emanuele Pappalardo, con l'aiuto del'ex centrocampista del Como, Maurizio Laureri, rappresentante di zona dell'Aic. Un addio peggiore non potevano immaginare Ronchetti e i "suoi" ragazzi. Fino all'ultimo hanno sperato di poter rimanere ancora a Cantù. Le prospettive sembravano interessanti: l'ingresso di un nuovo gruppo di sponsor e dirigenti come l'ex ds del Como Gigi Cappelletti e Mauro Bressan. Ma la società ha rifiutato la proposta, senza fornire spiegazioni convincenti. «A fine marzo il presidente Edgardo Arosio, i vicepresidente Ennio Galetti e Gennaro Novelli, i consiglieri Stefano Cetta, Fabio Cozza, Santino Molteni ed Elio Cattaneo, in un ristorante della città, hanno promesso che entro la fine giugno sarebbero state saldate tutte le vecchie pendenze. Poi non abbiamo più visto né sentito nessuno, nemmeno per un concordare un pagamento dilazionato».
Ora, se la vertenza andrà a buon fine, il Cantù sarà obbligato a versare tutte le somme richieste entro trenta giorni. Ma la vicenda ha altri punti bui. Come l'iniziativa "Adotta un giocatore", con cui consiglieri, sponsor e anche mister Ronchetti grazie alla sponsorizzazione della sua agenzia di assicurazioni, si sarebbero impegnati a coprire tutte le spettanze nei confronti dei giocatori.
Soldi raccolti, ma mai arrivati ai giocatori: «Senza contare il mancato invio delle certificazioni sui compensi ricevuti nel 2010. Che fine hanno fatto? Ora il Cantù si è iscritto ancora alla D: dove hanno trovato i 18 mila euro per l'iscrizione?». La questione, inevitabilmente, investe anche la sfera dei sentimenti. «Questa squadra sarebbe stata disposta a tutto pur di rimanere insieme. Fino all'ultimo si è allenata e ha giocato, conquistando la salvezza. Pensavamo che la D fosse un patrimonio da salvare, forse non è così».
Mentre i giocatori hanno trovato una sistemazione, Ronchetti, Pelosi e l'ex direttore generale Mario Targhetti hanno rifiutato le proposte di alcune società, in attesa di un cenno dal Cantù, che non è mai arrivato. Per loro, si prospetta un anno di inattività o una chiamata a stagione in corso.
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