Ferrari e Fasana,
amiche e rivali

Dice Vanessa, ospite a casa di Erika a Tavernola: «Non lo so dove potrà arrivare. Di sicuro so che è molto, molto forte. E che non ha un punto debole, in nessun attrezzo»

Nello sport come nella vita spesso l'allievo supera il maestro. Sabato è toccato ad Erika Fasana superare, nel trial in vista del test event pre-olimpico, per la prima volta, la grande Vanessa Ferrari. Con tutte le attenuanti del caso, viste anche nel non ancora perfette condizioni della campionessa mondiale, si è trattato di un momento storico. Vissuto, dalle due protagoniste, in maniera speciale. E sì perché oltre ad essere compagne di squadra nella Brixia, la comasca e la bresciana, sono anche molto amiche. Tanto da aver vissuto la vigilia della competizione, sotto lo "stesso tetto".
«Vanessa è rimasta a dormire a casa mia a Tavernola - spiega infatti Fasana -. E non è la prima volta. Spesso ci troviamo al di fuori dell'ambiente agonistico». Ferrari ha preso sotto la sua protezione, il talento comasco, da quando ha mosso i primi passi, partendo dalla palestra della Polisportiva Carnini di Fino Mornasco e arrivando sino alla Brixia. Un'amicizia "forte", di quelle che reggono a tutti gli imprevisti. Anche al "sorpasso"? «Sicuramente - risponde con convinzione Ferrari -.Perché dovrei rimanerci male se Erika fa meglio di me?». Anche se saranno i prossimi impegni ufficiali, quelli "veri" come la qualificazione pre-olimpica a Londra (10-13 gennaio), dove saranno le punte di diamante della squadra azzurra a caccia del pass, a testare la "tenuta" dell'amicizia. E dove Erika potrebbe anche vincere la sua prima medaglia a livello internazionale da Senior. Un'ipotesi che Ferrari non scarta.
«Non lo so dove potrà arrivare. Di sicuro so che è molto, molto forte. E che non ha un punto debole, in nessun attrezzo», ammette con un tono di voce deciso. E se lo dice lei, c'è da crederci visto che può osservarla, tutti i giorni. «Ci alleniamo assieme. E poi siamo molto amiche: non potrei dire una bugia!», aggiunge infatti. Ecco ancora il tema dell'amicizia, in primo piano.  Messo a dura prova da un passaggio di testimone. Che sarebbe sicuramente più indolore se avvenisse dopo l'abbandono dell'attività da parte della campionessa mondiale. Invece c'è il rischio concreto che si materializzi al più presto, fra poco più di un mese. «La mia erede? Potrebbe essere - confessa Ferrari dopo un attimo di esitazione -. Beh, adesso non si sa...».

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