Sport
Lunedì 04 Giugno 2012
Autocritica Santambrogio
"Un Giro insufficiente"
Il ciclista comasco analizza la sua corsa rosa: la caduta nella tappa di Fano mi ha condizionato. Adesso un mese di stop
Un Giro d'Italia senza infamia e senza lode: 86° nella generale a 3 h. 09'36" dal vincitore Ryder Hesjedal, al di sotto delle aspettative, senza mai un attacco, standotene sempre nelle retrovie del gruppo. Come si spiega?
«È vero. è stato un Giro decisamente al di sotto delle mie aspettative. Mi sono proposto con una buona condizione di forma e il giusto morale, dopo le buone prestazioni che avevo sostenuto nelle classiche delle Ardenne. Purtroppo nel corso della quinta tappa, da Modena a Fano (209 km.) sono caduto ed ho picchiato le costole. Da lì in avanti non sono più riuscito a recuperare una condizione fisica accettabile. Non sono più stato io e debbo dire che sono uscito molto deluso, proprio non avendo offerto alcun acuto nelle successive tappe».
Deluso quindi della tua prestazione. «Non so spiegarmi questa debacle, so solo che da quella caduta nella quinta tappa non sono più stato io ed ho faticato in modo davvero incredibile. Sono stato irriconoscibile e non ho capito perché la condizione di forma, accettabile, sia di botto sparita. Soffrivo tanto in salita e il rendimento era a giorni alterni, mai però riuscendo a dare il meglio».
Quanto ha giocato la perdita della maglia rosa da parte di Taylor Phinney. «Taylor è stato molto sfortunato, dopo aver indossato la maglia rosa, soprattutto abbiamo pagato nella crono a squadre che con lui al cento per cento della miglior condizione di forma avremmo vinto».
Che voto ti dai dopo questo Giro? «Un cinque, non di più. Ho terminato talmente stanco che ora mi prendo alcuni giorni di riposo e tornerò in gara solamente al primo di luglio».
Niente Suisse o Tour, ma un Giro come quello d'Austria altrettanto difficile e ricco di salite. Prima però una pausa. «Adesso sono in Sardegna, dove spero di recuperare le migliori energie, poi cercherò di dare il meglio nella gara in Austria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA