Sport
Sabato 11 Agosto 2012
Marcia, grande Giorgi
Olimpiade da incorniciare
Ma giovane marciatrice azzurra è giunta quattordicesima stracciando il personale. Adesso il futuro è suo.
A soli 22 anni e alla prima esperienza nei giochi dei cinque cerchi, la cabiatese non avrebbe potuto fare di meglio. E grazie a questa prestazioni è diventata, di diritto, la marciatrice azzurra del futuro. Un'investitura avvenuta in diretta con Elisa Rigaudo (ottima settima) che ha fatto i complimenti alla giovane compagna e l'ha, in pratica, eletta sua erede. Giorgi ha ottenuto a Londra tutto quello che aveva chiesto alle Olimpiadi. Voleva chiudere attorno alla quindicesima posizione, ripetendo la prova offerta in Coppa del Mondo e c'è riuscita, scalando addirittura di un posto.
Voleva ritoccare il suo personale di 1.31'18", staccato a La Coruna nel momento in cui si era assicurata il pass olimpico e c'è riuscita, anzi c'è strariuscita, visto che l'ha limato addirittura di novanta secondi. Impossibile chiedere di più.
Alle Olimpiadi poi la Giorgi ha dimostrato che, oltre a marciare bene è capace di gestire la gara sotto l'aspetto tattico e emotivo. Non si è fatta tentare dal ritmo indiavolato impresso dalla russa Kaniskina (poi beffata negli ultimi metri dalla giovanissima connazionale Lashamonova, per l'oro) ed è andata avanti con il suo ritmo, molto regolare. A metà gara poi ha iniziato la risalita dalla trentesima posizione, superando avversarie sempre più in difficoltà e chiudendo così con lo splendido quattordicesimo posto e il record personale.
«Sono contenta per questo risultato - le prime parole di Eleonora -. Sapevo che stavo bene, ma non me l'aspettavo. Ho fatto un esordio davvero positivo. È stata una bella gara, all'inizio è stato difficile perchè ho cercato di tenere il mio ritmo. Tutte sono partite velocissime e c'era il mio allenatore Gianni Perricelli che cercava di farmi rallentare. E' stata la parte più complicata, anche se ho badato a conservare le energie fino al quindicesimo chilometro, per poi fare la progressione».
E che progressione: la cabiatese ha marciato i primi dieci in 45'20" concludendo poi in crescendo con uno spettacolare 44'28".
«Sono contenta di questo grande salto di qualità - ha aggiunto Giorgi -. Fino all'anno scorso neanche pensavo di poter partecipare alle Olimpiadi. Per me è stata una vittoria essere arrivata sino a Londra. E questa prestazione sicuramente mi aiuterà a crescere di più in futuro». La marcia, non solo quella italiana, ha trovato una campionessa.
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