«Abass in nazionale?
Sì, la porta è aperta»

Luca Dalmonte, assistente del ct Messina in Nazionale, non lo nasconde: «Si è accesa una lampadina».

Awudu Abass è diventato il miglior realizzatore italiano della serie A. Con 15.2 punti di media, infatti, ha effettuato il sorpasso ai danni di Alessandro Gentile (14.9).

Ma l’impatto del capitano dell’Acqua Vitasnella non è certo confinabile soltanto ai canestri messi a segno poiché questo 22enne di Camerlata sta assumendo una dimensione di giocatore sempre più a tutto tondo. E il suo crescendo non sta passando certo inosservato. Tanto che ormai la sua concreta candidatura alla maglia azzurra non è più soltanto utopia.

«Quando si parla di Abass in chiave di Nazionale ci terrei a fare un paio di premesse - sottolinea Luca Dalmonte, già allenatore del team biancoblù nel biennio 2007-2009 ma soprattutto dal 2010 vice allenatore della Nazionale italiana sia prima con il c.t. Simone Pianigiani sia ora con il c.t. Ettore Messina -. La prima: Abi è nel giro della “sperimentale” già da diversi anni e con il trascorrere del tempo il suo ruolo all’interno è andato via via assumendo un significato maggiore. Non è un caso, ad esempio, che sia stato designato capitano della “sperimentale”».

E veniamo alla seconda premessa. «Grazie alle qualità sue e al progetto iniziale della Pallacanestro Cantù - fa presente Dalmonte - ora si è sicuramente accesa una lampadina. Ma per il ruolo che svolgo è giusto che mi fermi qui».

Esaurite le premesse, tiriamo le conclusioni. «Lo seguiamo, è ovvio, ma i 34 punti segnati domenica alzano e di parecchio le aspettative nei suoi confronti - fa presente -. E allora domani deve tornare in palestra ancor più incazzato e voglioso di allenarsi. Deve presentarsi ancor più motivato, pensando che dovrà lavorare come un somaro per continuare a migliorarsi».

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