Fenomeno Bacico: «Mondiali, ci sono»

Nuoto Il fortissimo pavese della Como Nuoto Recoaro è l’astro nascente nel panorama giovanile del dorso. «A livello tecnico sento di aver compiuto il salto di qualità. Altre specialità? I tempi dei Regionali dicono di sì»

Fenomeno Christian Bacico, astro nascente del nuoto italiano. Diciassette anni, l’atleta pavese ha conquistato tre ori Juniores nelle tre distanze del dorso ai Campionati italiani di categoria conclusi nei giorni scorsi al Foro Italico.

Un grande successo personale, ma anche per la sua società, la Como Nuoto Recoaro, e per il tecnico Verika Scorza.

Ori che fanno il paio con l’argento nei 200 dorso e l’oro nella staffetta 4x100 mista conquistati in Nazionale agli EuroJuniors di Belgrado, disputati a luglio. Risultati che hanno convinto la federazione a convocare – lui e l’allenatrice Verika Scorza – anche per i Mondiali Juniores, che si svolgeranno a Netanya, in Israele, dal 4 al 9 settembre.

Resterà sul lago

Bacico, cresciuto nell’Aqua Planet di Broni, nel Pavese, è da un anno tesserato per la Como Nuoto: frequenta infatti il collegio di Novedrate, collegato all’Università telematica E-Campus, e si allena a Lentate sul Seveso, alla piscina gestita dalla società comasca.

E, anche l’anno prossimo, sarà ancora un tesserato Como Nuoto. Promosso, a settembre affronterà il quinto anno, insieme al compagno di squadra Reidi Resuli, pure lui pavese e trasferitosi in Brianza per studiare.

Per Bacico, è stata una grande stagione, questi tre ori sono un grande risultato, ma ancora non è finita: «Sono soddisfatto per le medaglie conquistate, ma soprattutto per i tempi. Durante gli Italiani ero infatti in piena preparazione per i Mondiali, quindi in pieno carico di lavoro. Non sempre si è brillanti in gara, ma devo dire che è andato tutto molto bene: posso dire che ho dominato le mie gare?».

Christian non è una novità per la Federazione nell’ambito del nuoto giovanile, ma quello appena trascorso è stato un anno fondamentale per la sua crescita: «A livello tecnico sento di aver compiuto un salto di qualità e mi auguro che questa crescita continui».

I tempi di Roma, del resto, sono beneauguranti: nelle tre distanze del dorso, ha nuotato più velocemente rispetto ai Cadetti, vale a dire gli atleti della categoria superiore. C’è tempo e spazio anche per cimentarsi anche in altre specialità? «I tempi dei Regionali dicono di sì. Ho provato i 100 delfino, a Roma ho sfiorato la finale nei 100 stile. Mi piacerebbe approfondire il discorso, certamente».

Tempi ed esperienze che riporterà in Nazionale sin da giovedì prossimo, quando inizierà il collegiale prima della partenza per Israele.

«Si vive per il gruppo»

Con l’obiettivo minimo di conquistare le finali: «So che il livello sarà altissimo, servirà ancora un passo in avanti per poter competere a livello mondiale. Ma sono fiducioso e ho voglia di confrontarmi. La Nazionale è una grande esperienza, agli EuroJuniors mi sono emozionato sentendo l’inno sul podio. Non solo, in azzurro si approfondisce la conoscenza di sé stessi, si migliorano le imperfezioni: c’è un grandissimo coinvolgimento, si vive per il gruppo».

Christian come tanti si è avvicinato al nuoto da bambino: «Ho iniziato a andare in piscina, non sono più uscito dalla vasca. Ho iniziato le gare, mi sono sempre migliorato e sono arrivato fino a qua, con la voglia di non fermarmi. L’obiettivo? Ce l’ho, ma ovviamente non lo dico: preferisco tenerlo per me, come un sogno da realizzare».

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