Meneghini: «Ho lavorato
per questo e sono felice»

Il giorno dopo il successo in Coppa del Mondo, la casnatese fa festa: «È andata come speravo»

«Non trovo le parole per descrivere le emozioni che ho provato: gareggiare in una finale di Coppa del mondo, in mezzo alle migliori otto ginnaste, non me lo aspettavo proprio».

Il giorno dopo la conquista della medaglia d’oro al corpo libero nella tappa di Doha (Qatar) di Coppa del mondo, Elisa Meneghini, inizia a rendersi conto della grande impresa che ha portato a termine.

Essere salita, seppur in “condominio” con la belga Klinkaert e la coreana Kim Su Jong, sul gradino più alto del podio, è stata una grandissima impresa. Non che la casnatese (20 anni) nella sua carriera non abbia avuto altri momenti top (la partecipazione alle Olimpiadi di Rio 2016; il bronzo alla trave agli europei del 2012; i cinque titoli italiani e la vittoria alla trave alla Golden league 2014) ma questo exploit ha un valore speciale, nell’anno che segna la rincorsa a Tokio 2020.

Rincorsa che, scherzi del destino, iniziare proprio da Doha, ad ottobre con il mondiale. Il successo arriva dopo un 2017 molto tribolato e con poche soddisfazioni. «Prima di iniziare l’esercizio ero molto tesa - confessa Meneghini -, ma una volta salita in pedana mi sono detta: “Sono qui, ho lavorato per questo, ci metto tutta me stessa, vada come vada”. Alla fine è andata come speravo e sono davvero felice e soddisfatta».

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