Battesimo mondiale
per Di Dato: «Emozione»

La marciatrice oltronese in gara domattina a Muscat nella 10 chilometri a squadre U20: «Un posto che mi sono meritata»

La marcia comasca è presente a Muscat per il Campionato mondiale a squadre. Non sarà però Eleonora Giorgi (ancora ai box dopo le Olimpiadi) a tenere alto l’onore provinciale ma Vittoria Di Dato. L’oltronese (18 anni) ormai non è più una speranza, ma ha preso in mano il testimone dalla cabiatese.

Ed è arrivato il momento del battesimo iridato. La portacolori della Nuova Atletica Varese è impegnata domani mattina (alle ore 5 in Italia, le 8 locali) a Muscat nella dieci chilometri Under 20. L’allieva del tecnico di Villa Guardia Vittorio Zeni è al primo impegno mondiale in carriera.

Sul circuito di 2 chilometri disegnato accanto al faraonico Oman Convention & Exhibition nella capitale dell’Oman, Di Dato, con le livornesi Giada Traina e Sofia Fiorini, proverà a portare la squadra sul podio mondiale. L’oltronese terrà d’occhio anche la prestazione personale, a caccia di un buon piazzamento, con l’aggiunta del personale.

La comasca mette sul piatto della bilancia, nella gara che vedrà al via 43 atlete in rappresentanza di 23 Paesi, il tempo di 48’32” che è il quinto tra gli accrediti. Meglio di lei hanno fatto l’australiana Olivia Sandery (46’35”), la guatemalteca Yaquelin Teletor Jeronimo (47’24”), la spagnola Lucia Redondo (47’51”) e l’altra australiana Alanna Peart (48’30”).

Poi non mancheranno le sorprese, soprattutto con le nuove arrivate al primo anno in categoria. «Mi sento emozionata, ma allo stesso tempo non vedo l’ora di gareggiare perché so di essermi meritata questo posto - il pensiero di Di Dato, al momento dell’arrivo a Muscat - . Non vedo l’ora perché ho aspettato da tanto questo momento».

La comasca non si sbilancia nei pronostici. «Non mi sono posta un obiettivo particolare- dice -, però voglio riuscire a fare una bella gara per poter onorare al meglio la maglia azzurra».

Un’incognita sarà sicuramente il clima nel Paese del Golfo Persico. Nel 2019 a Doha, nel Mondiale dove Giorgi conquistò il bronzo, gli atleti andarono incontro, per la grandissima umidità, nonostante si gareggiasse di notte, a malori e disidratazioni. «Questa è una delle mie preoccupazioni perché ho paura che il caldo possa “danneggiare” la mia gara - conclude Di Dato -. Però gareggiando alle 8 dovrebbe fare meno caldo rispetto alle altre ore del giorno».

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