È un Manzi infinito

«Mia figlia mi carica»

La seconda vita agonistica del campione di Cremia: «Sembrerebbe paradossale ma vinco di più ora, a quarant’anni».

Emanuele Manzi ha tagliato il traguardo del Moltrasio Imperial trail portando sulle spalle la figlia Adele. Un gesto di affetto paterno ma anche di “riconoscenza”. Da quando è diventato papà, poco meno di tre anni fa, il cremiese ha iniziato una nuova giovinezza.

Vincere ha sempre vinto, sin da quando ha iniziato nelle giovanili, ma quello che sta facendo, dopo aver tagliato il traguardo dei 40 anni, ha dell’incredibile. Lo trovi primo nelle corse all’interno dei grattacieli, nelle corse in montagna classiche, nei Vertical, nel trail, persino nelle ciaspolate. «Adele mi ha dato una carica in più, degli stimoli nuovi - spiega Manzi -. Ancor di più adesso che inizia a capire e a essere partecipe di quello che facciamo io e sua mamma (Valentina Belotti, campionessa di corsa in montagna nda). Appena possiamo la portiamo con noi, nelle gare più vicine e lei si diverte tantissimo. Alla fine è contenta se vinco».

«Sembra paradossale, ma vinco di più adesso, a quarant’anni, pur allenandomi la metà rispetto a prima - spiega il cremiese -. Non sono più professionista e quindi devo dedicare meno tempo alla preparazione, eppure mi sento bene fisicamente. Sicuramente mi avvantaggia il fatto di essere meno sotto pressione e di non essere costretto a fare risultato».

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