Giorgi, ora anche allenarsi
è un grosso problema

La cabiatese campionessa di marcia si preparava al parco Trenno di Milano, ora chiuso.

È stato, l’ultimo scorso, un venerdì 13 (in un anno bisestile) davvero nero per Eleonora Giorgi. Sportivamente parlando, ovviamente. La marciatrice cabiatese (30 anni), medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha dell’anno scorso nella 50 chilometri, ha ricevuto due pessime notizie.

La prima è arrivata dalla  World Athletics che ha annunciato che non si gareggerà il 2-3 maggio per i Mondiali di marcia a squadre a Minsk, in Bielorussia.

La seconda l’ha annunciata il sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha deciso di chiudere tutti i parchi recintati presenti in città. Due stop, imposti dal dilagare del coronavirus.

La gara di Minsk era una tappa importante della carriera di Giorgi e della preparazione verso le Olimpiadi di Tokyo (per l’esattezza di Sapporo, dove si disputeranno le prove di marcia). Anche i parchi erano diventati importanti per la portacolori delle Fiamme Azzurre, che, dopo la chiusura, l’8 marzo, degli impianti sportivi, in particolare il campo “XXV Aprile”, li aveva “eletti” come sede degli allenamenti. Due novità che stravolgono, per l’ennesima volta, la programmazione.

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