Molteni, festa tricolore. «Spero negli Europei»

Atletica L’atleta di Lipomo, 16 anni, sul podio a Milano ha migliorato anche il tempo personale: 1’02’’76: «Dopo due o tre gare ho capito che ce la potevo fare»

«Un’esperienza che non dimenticherò mai». Carolina Molteni è entusiasta del titolo di campionessa italiana nei 400 ostacoli Allieve, conquistato sabato sulla pista dell’Arena di Milano.

La lipomese (16 anni compiuti il 14 aprile), ha bissato il tricolore dell’anno scorso ottenuto nei 300 ostacoli Cadette, e ha messo a referto anche il miglior tempo stagionale nazionale, portando il personale a 1’02”76. Un tempo che però potrebbe non bastare per andare a Gerusalemme, sede degli Europei Under 18.

Nell’élite nazionale

«Una piccola speranza ce l’ho ancora - dice la portacolori dell’Ag Comense -. Sono scesa sotto 1’03’50 (il minimo europeo) ma probabilmente non ci andrò perché per l’Italia serviva scendere sotto 1’02”. Però, come si dice sempre in queste circostanze, la speranza è l’ultima a morire». Il passaggio di categoria e l’allungamento di 100 metri della distanza, potevano richiedere un periodo di adattamento ed invece la comasca ha trovato subito il feeling giusto. Sono bastate sette gare, comprese le due ai tricolori, per farla entrare nell’élite nazionale.

«All’inizio della stagione avevo molta paura di fare fatica a fare i 400 ostacoli ma dopo due o tre gare ho visto che ce la potevo fare - dice -. C’è stato un periodo in cui pensavo di non riuscire a vincere o magari di arrivare sul podio però quando sono arrivata su quella pista a Milano mi sono caricata e nella mia testa ho detto che ci potevo riuscire». Oltre al successo anche la grande soddisfazione per aver limato, in poche ore, di 88 centesimi il personale.

«Sono rimasta davvero sorpresa -spiega Molteni -. Non mi aspettavo affatto di migliorare il personale realizzato ad inizio maggio. Infatti quando ho visto venerdì il tabellone con 1’03’51 sono rimasta sorpresa. E ancora di più sabato dopo essere scesa sotto il minuto e tre secondi».

L’impegno anche “in piano”

La portacolori dell’Ag Comense ha scelto una specialità complicata, che unisce al “giro della morte” (i 400 piani) le incognite e le difficoltà degli ostacoli. Una gara dove la gestione dello sforzo è fondamentale e dove entrano in gioco i consigli e le “dritte” dell’allenatore Marco Marinetti, che è il primo motore per gli eccezionali risultati. Molteni intende proseguire sulla linea intrapresa, senza “escursioni” importanti in piano.

«Nel finale di questa e nella prossima stagione mi concentrerò sui 400 ostacoli - conclude la lipomese -. Però qualche duecento lo farò sicuramente e magari anche un paio di 400 in piano. Anche se, lo confesso, non mi fanno impazzire come i 400 ostacoli».

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