Basile: «Cantù lotta per salvarsi?
Mi suona così tanto strano...»

Domenica l’indimenticato ex biancoblù guiderà Capo d’Orlando all’assalto dell’Acqua Vitasnella nella prima giornata di campionato.

Dall’annata scorsa Gianluca Basile è a Capo d’Orlando - allora Upea ora Betaland - squadra contro la quale l’Acqua Vitasnella se la vedrà domenica nell’esordio in campionato.

Chi siete?

«Io vado per i 41 (anni, ndr), Nicevic per i 40, Ilievski ne ha 35 e Jasaitis 33... A compensare questo branco di matusa, un gruppo di giovanotti in età davvero molto verde. Se gli opposti riusciranno ad attrarsi, allora chissà».

E lei che ruolo interpreta?

«Quello di colui che entrando dalla panchina è chiamato a dare minuti di qualità. Diciamo massimo 15, di minuti, perché oltre non riesco più a permettermelo. Volere vorrei, ma potere è un altro paio di maniche».

È consapevole che Cantù questa volta parte per salvarsi?

«Mi sembra così tanto strano... Sinceramente non conosco molti giocatori del roster canturino e dunque non mi permetto di esprimere un giudizio di senso compiuto. Ma se da quelle parti si sostiene che l’obiettivo è quello, non ho motivo per dubitarne. Insomma, stento a crederci ma non posso che prenderne atto. Di certo a combattere per sopravvivere ci saremo anche noi».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola giovedì 1 ottobre

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