Cairo: «Io e Marzorati piccoli vincenti»
Pierlo: «Paragone che mi fa felice»

«Il basket è uno di quegli sport dove i piccoli possono dare fastidio ai grandi. Una bella lezione»

«Lo chiamerò. Certo che lo chiamerò. È un paragone che mi ha fatto piacere. Mi ha colpito. Con tanti esempi che poteva fare...». La storia del paragone fatto da Urbano Cairo l’altro giorno in merito al suo acquisto di Rcs, in cui si è rivisto in un Pierluigi Marzorati piccolo, irriverente e tecnicamente geniale, al cospetto di giganti del basket, è saltato all’orecchio del Pierlo. «Bello, no? Mi hanno chiamato in tanti per dirmelo». Ma cosa aveva detto Cairo?

Dopo aver stravinto la battaglia per la scalata a Rcs raggiungendo quasi la maggioranza assoluta del Corriere della Sera, e aver battuto giganti come Banca Intesa e i Della Valle, il patron del Torino aveva detto: «Non dimentichiamo che nella cordata concorrente c’erano dei pesi massimi. Mi figuravo come se fossimo in due in una partita di basket, io piccolino come il Marzorati della situazione, e Intesa che è un giocatore importante, e dall’altra parte c’erano cinque come Bellinelli e Bargnani». Cavolo, Marzorati: dopo tanti anni, lei resta una icona, un simbolo, un modo di dire, una scorciatoia per far capire le cose. Roba da sacri libri di testo... «Fa piacere essere ricordati dopo tanti anni. Ringrazio Cairo che ha pensato a me, anzi lo farò personalmente. Vorrà dire che magari andrò a vedere qualche partita del suo Toro. Anche se io tifo Chievo...». Ma il paragone ci sta? I puristi notano che come giganti poteva scegliere qualcun altro. «Non stiamo a spaccare il capello, si è capito cosa voleva dire. Anzi, ha fatto una scelta arguta. Il basket è uno di quegli sport dove i piccoli possono dare fastidio ai grandi. Una bella lezione».

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