Cantù, altra sconfitta bruciante
Ma la società ha fatto ricorso

Trenta ribalta la situazione negli ultimi due periodi e inguaia l’Acqua San Bernardo: sotto i riflettori un canestro di Leunen

Sconfitta, terribile sconfitta. Cantù perde in casa di un punto (75-76) contro Trento e probabilmente dice addio ai sogni di salvezza, perché solo un miracolo ora potrebbe tenere in corsa la squadra del rientrante coach Piero Bucchi.

Pende però sulla partita un ricorso dei brianzoli, per il tiro di Leunen dell’ultimo sorpasso canturino: prima assegnato da tre punti, poi è stato cambiato in due. La società ha in mano il video, un fermo immagine e delle fotografie.

Con quattro punti da recuperare ad altrettante gare dalla fine l’impresa pare impossibile. Ma mercoledì si va a Brescia e bisogna giocarsi il tutto per tutto.

Partenza a tutto gas per Cantù, che sfrutta Gaines e Smith per mettere subito la testa avanti. Sembra la sera buona anche se il primo quarto si chiude punto a punto (18-17).

Più energia nei 10 minuti successi, soprattutto maggiore lucidità e un 35-31 che fa ben sperare. Ma è nel terzo quarto che rientra Trento e si porta anche avanti, prima del 56-56 all’ultimo intervallo.

È partita destinata al punto a punto fino alla fine, in tutta la sua drammaticità: Cantù a 30 secondi dalla fine è sotto (73-74) e attacca per il sorpasso, che firma Leunen, al suo primo tiro della partita, che è da due punti. Dieci secondi e palla in mano a Trento: Williams sbaglia, Martin recupera rimbalzo e segna: 75-76 a 3 secondi dalla fine.

Le speranze di Cantù s’infrangono sull’ultimo tiro sbagliato da Gaines.

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