Cantù, cin-cin cinquanta
Festeggiato il primo scudetto

In Comune si è svolta la celebrazione con alcuni dei protagonisti di quello storico tricolore. In arrivo per i tifosi un foulard celebrativo.

Qui si fa la storia? No, è tutta lì, in carne e ossa. In Comune a Cantù, a due passi dalla palestra Parini dove, esattamente cinquant’anni fa, si materializzò un’impresa storica: il primo scudetto della Pallacanestro Cantù. La leggendaria Oransoda Cantù.

Era il 7 aprile del 1968 quando la squadra vinse il titolo italiano battendo la Simmenthal Milano e vincendo la volata con l’Ignis Sud Napoli. Pochi giorni dopo, Cantù vinse ancora, conquistando il primo di innumerevoli scudetti giovanili, battendo l’1 maggio la Ignis Sud Napoli.

E al Palazzo comunale, al tavolo c’erano due grandi esponenti delle due squadre: da una parte Gianni Corsolini, dall’altra Pierluigi Marzorati. In platea - intervenendo di tanto in tanto - Charlie Recalcati, Ciccio Della Fiori, Alberto Merlati, Alberto De Simone, Michele Marino, Vittorio Beretta e Ciro Cofrancesco. Prima squadra e Allievi, uniti da un grande destino: vincere il primo scudetto, dei grandi e dei piccoli, nel corso della stessa stagione. Poesia pura.

E intanto è in arrivo un foulard celebrativo per ricordare l’impresa del primo scudetto della Pallacanestro Cantù. L’originale – un autentico cimelio leggendario, avvolto da particolari misteriosi - lo custodisce a dir poco gelosamente Carlino Cattaneo, da decenni dirigente del club e ora addetto agli arbitri. Ma, in via del tutto eccezionale, l’ha prestato alla società per consentirle di realizzare una copia che tutti i tifosi potranno conservare in casa propria.

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