Cantù crede sempre di più
nei suoi giovani italiani

Scelta che paga: le prestazioni di Bayehe, Pecchia e Procida determinanti. E grazie al talento dell’ex Pgc, la S. Bernardo è seconda per U23

Cantù premia i suoi giovani con minutaggi sempre crescenti e - si spera - potrà a sua volta essere premiata proprio per il loro utilizzo. Prima ancora dell’aspetto economico, va però messo in risalto il ruolo sempre più importante dei giovani – o “quasi” giovani – all’interno della squadra.

Nelle ultime partite sono infatti cresciuti a dismisura i minuti in campo di Bayehe, Pecchia e Procida, ossia gli italiani dalla carta d’identità più fresca, a discapito di giocatori stranieri più esperti, specialmente nel settore lunghi, come Thomas o Kennedy.

Ma dall’impiego giovani, anzi esclusivamente dal suo giovane di punta, Gabriele Procida, Cantù può sperare anche di ricavare qualcosa in termini economici a fine campionato, a patto di mantenere la serie A con le proprie forze.

Cantù è infatti al secondo posto nella speciale graduatoria relativa alla premialità degli Under 23, alle spalle di Reggio Emilia e prima di Trento. La “torta” da dividere a fine stagione sarà di 250 mila euro: 87.500 alla prima – ossia il 35% del totale - 62.500 alla seconda, 36.500 alla terza e alla quarta, 25.000 alla quinta classificata.

L’accesso al sistema dei premi è garantito alle società che optano per il 6+6 e per il 5+5 – a differenza di quanto succede per la classifica Under 26, riservata alle sole società che hanno scelto il 5+5, Cantù ne è quindi esclusa -: il calcolo verrà effettuato dividendo i minuti giocati da atleti di cittadinanza e formazione italiana (ed eleggibili per la Nazionale italiana, il che esclude dal compito Bayehe già convocati con il Camerun) per i minuti complessivi al termine della 27esima giornata di campionato.

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