Cantù, dentro o fuori
Stasera non deve fallire

Stasera ultimi 40 minuti da giocare tutti d’un fiato, contro Brindisi già salva e senza assilli di classifica

Mancano dal 2015 – e sono mancati tanto ai tifosi canturini – e ora dopo tre anni sono a portata di mano: per i playoff serviranno 40 minuti da giocare tutti d’un fiato, contro una squadra già salva e senza assilli di classifica. Va detto forte e chiaro, anche con un po’ d’orgoglio per come è andata la stagione: la Red October Cantù ha tutte le carte in regola – fattore campo, sostegno, qualità e giusta tensione emotiva – per conquistare un posto tra le prime otto, questa sera (palla a due alle 20.30) contro la Happy Casa Brindisi. Traguardo inimmaginabile a inizio stagione, ma che Cantù ha saputo costruirsi nel tempo. E ora, l’appello di coach e società è uno solo: esserci. Le avvisaglie di questo epilogo del resto erano ben chiare a fine girone d’andata, quando Cantù, proprio all’ultimo sospiro della sfida giocata a Brindisi, si prese le Final Eight con una tripla di Thomas. E Cantù, a una partita dal termine, è ancora lì, tra le prime otto, settima per la precisione, e punta a restarci. Vincendo e senza dover aspettare i risultati degli altri campi per stabilire se concluderà il campionato settima, ottava o – facendo gli scongiuri - nona. Già noto non il nome, ma il valore dell’avversaria che Cantù dovrà incontrare ai quarti. Ossia, una tra Venezia e Milano, due colossi del campionato.

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