Cantù e il mercato
Tutto ruota attorno a Pecchia

Il club attenderà ancora qualche giorno la risposta dell’esterno milanese, dopodiché si muoverà. Stranieri: quasi impossibile Hayes, speranze per Burnell.

In assenza di linee guida - termine che va decisamente di moda in questi tempi di coranavirus... - il mercato fatica a mettersi in moto. Del resto, ancora non è stata fatta chiarezza attorno a uno degli snodi crociali quale quello inerente il numero di retrocessioni al termine della prossima stagione. Tutto ciò in un contesto in cui non si ha contezza su quali e quanti sponsor far di nuovo riferimento poiché i club si attendevano nel Decreto Rilancio alcune misure per incentivare appunto le sponsorizzazioni sportive che invece sono rimaste del tutto assenti. Ciò nonostante, non si getta ancora la spugna.

Oggi, ad esempio, è in programma un incontro tra le leghe basket, volley e Lega Pro con l'intento di provare a inserire un emendamento in sede di approvazione in Parlamento del Decreto Rilancio che introduca la misura richiesta da tutto il mondo dello sport e contenuta anche nel documento che Sport e Salute aveva inviato in Parlamento: crediti d’imposta fino al 60% per due o tre anni sugli investimenti pubblicitari nello sport. In una situazione di tale incertezza, i club non hanno evidentemente ancora ben chiaro quale potrà essere il budget per affrontare la stagione che verrà. E dunque anche i movimenti di mercato tardano a manifestarsi.

Di certo c’è che la Pallacanestro Cantù sta attendendo - e lo farà ancora per qualche giorno - la risposta di Andrea Pecchia in merito al fatto se proseguire o meno insieme il rapporto. Tutto ruota attorno alla scelta dell’esterno milanese che al suo primo anno in Brianza si è trovato decisamente bene e che, nell’eventualità, sa che potrà avere un ruolo centrale all’interno della squadra. Di contro, ci sono alcune “sirene” (quella della Virtus Bologna su tutte) che potrebbero allontanarlo definitivamente da Cantù (e da Desio...).

La S.Bernardo-Cinelandia ripartirebbe molto volentieri da Pecchia oltre che dal giovane Procida al quale è stato offerto un contratto pluriennale. Le riconferme di La Torre e Simioni potrebbero non essere così scontate e dipenderebbero dagli eventuali nuovi incastri nel caso Pecchia lasciasse la compagnia. In quest’ultimo caso, Cantù dovrà valutare se andare comunque alla caccia di un altro italiano da quintetto oppure ripiegare su un buon cambio affidandosi a un quintetto a completa copertura straniera.

Il gm Daniele Della Fiori sta intanto sondando procuratori e società per verificare una serie di situazioni contrattuali. E pur se alcuni nomi (da Pierpaolo Marini a Jordan Bayehe, da Stefan Nikolic a Simone Tomasini tanto per citarne qualcuno) sono nel frattempo divenuti di pubblico dominio, in realtà non è stata avanzata alcuna offerta. Baparapè, intanto, resterebbe comunque come undicesimo.

Quanto agli stranieri, ogni discorso è rinviato a dopo che saranno sistemati gli italiani. Quasi impossibile rivedere Hayes, per costi e per le offerte che avrebbe ricevuto da club più facoltosi, mentre si punterebbe a trattenere Burnell.

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