Cantù e la grana del pubblico
Con 700 ingressi qualcuno resta fuori

Le nuove limitazioni stanno mettendo in difficoltà la società

Settecento spettatori ammessi nei palazzetti lombardi per le partite di campionato: si configura – per il momento – un problema per la Pallacanestro Cantù. L’ultima ordinanza regionale, valida fino al 15 ottobre, sul tema è molto chiara nel passaggio in cui si afferma che «la partecipazione è ammessa in misura non superiore a 1.000 spettatori negli impianti all’aperto e 700 negli impianti al chiuso». Quindi una misura peggiorativa - circa 900 unità in meno - rispetto all’ordinanza “salva-Supercoppa”, in vigore fino allo scorso 15 settembre, che consentiva una partecipazione del 20% totale del palazzetto.

Per Cantù, contro Varese in Supercoppa, sulla carta sarebbero potuti entrare 1.600 spettatori e ne entrarono circa 700. Ora, in proiezione campionato, Cantù inizierà domenica a Bologna (in Emilia è in vigore la stessa ordinanza), per poi affrontare il 4 ottobre Pesaro a Desio. Qual è il problema? Che Cantù può contare su 714 tifosi che si sono voluti accaparrare subito un posto garantito al PalaBancoDesio, acquistando tra giugno e luglio il voucher da 100 euro, una sorta di preabbonamento valido anche come prelazione. Non solo, perché a questa quota di tifosi, andrebbero aggiunte anche le tessere-omaggio concordate con gli sponsor, al momento della chiusura dei contratti.

Chi eventualmente bisognerà lasciar fuori? La società sta prendendo tempo, in attesa di ulteriori chiarimenti e/o nuovi provvedimenti governativi. L’esigenza è, appunto, quella di mantenere un equilibrio tra chi, a scatola chiusa, si è fidato della società e ha acquistato la prelazione dando un grande segnale di attaccamento ai colori e tra chi, del club, è uno sponsor e che quindi va trattato con altrettanta attenzione.

Il problema dovrebbe riguardare solo la partita interna contro Pesaro, in attesa di un allargamento delle maglie: si confida nell’apertura fino al 25-30% del totale della capienza dell’impianto, per Desio parliamo quindi di circa 2mila spettatori.

Va pure detto che tra gli oltre 700 tifosi che hanno acquistato il voucher, una fetta consistente – almeno un centinaio –è rappresentata dagli Eagles. Che hanno sì acquistato per supportare la società, ma che hanno annunciato da tempo la volontà di non rientrare al palazzetto finché non ci sarà un accesso libero e completo. Uno stratagemma potrebbe consistere nel concedere ai tifosi alcuni giorni per confermare la presenza al palazzetto e limare il numero di accessi agli sponsor. Con la speranza che la situazione cambi per la partita casalinga successiva contro Venezia del 18 ottobre, a ordinanza regionale ormai decaduta.n 

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