Cantù e Sodini, è addio. Via libera a Sacchetti

La decisione ieri in tarda serata dopo il consiglio di amministrazione del club: fatale la mancata promozione. Ora le attenzioni sono sull’ex ct della Nazionale e il gm Santoro ha mandato pieno

Marco Sodini non è più l’allenatore della Pallacanestro Cantù. Che oggi lo «solleverà dall’incarico» (classica espressione da comunicato) dopo la prima della due stagioni di contratto. Una decisione che era nell’aria e che ha trovato la conferma ieri in tarda serata, al termine del consiglio di amministrazione del club biancoblù.

«Al termine dell’annata da poco conclusasi – ha dichiarato il presidente di Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi, affidando le sue parole a un comunicato – il CdA ha ritenuto che il percorso sportivo dovesse ripartire con una nuova figura in panchina a guidare la squadra. La decisione, dunque, è stata quella di separare le strade tra la Società e coach Sodini, cui riconosciamo la dedizione e l’impegno dimostrati nel corso della passata stagione. A Marco rivolgo un caloroso in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera».

Il presidente Allevi: «Il CdA ha ritenuto che il percorso sportivo dovesse ripartire con una nuova figura in panchina a guidare la squadra»

A questo punto, da subito si apre la corsa alla successione. E i tempi dovrebbero essere molto stretti, visto che - a meno di scossoni imprevisti - la scelta del general manager Sandro Santoro da subito è caduta su Romeo Sacchetti. Altissimo profilo, ex allenatore della Nazionale e uomo di esperienza, anche se dall’A2 - categoria nella quale ha vinto con la Dinamo Sassari - manca da qualche anno, ovvero dall’estate 2010.

«A Marco rivolgo un caloroso in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera»

Santoro e Sacchetti si sono già sentiti e, una volta preso atto della disponibilità, il dirigente ha riferito in consiglio. Non prima, o non dopo, di avere presentato le possibili alternative. Che sono quelle già note (Stefano Sacripanti, Adriano Vertemati e Paolo Galbiati), sondati direttamente oppure tramite agente. Ma la voglia del management canturino di puntare su una primissima scelta è tanta e alla fine potrà fare la differenza.

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