Cantù è tradita dall’ultimo tiro
Reggio Emilia rimonta e vince

Niente da fare, ancora una volta il veleno è nella coda della partita. Che peccato

Delusione, profonda delusione. Ancora una volta all’Acqua S. Bernardo è fatale l’ultimo tiro. Ancora una volta non segna Gaines e Reggio Emilia sbanca Desio (71-72) dando una clamorosa mazzata alla velleità di salvezza di Cantù.

È partita tra due squadre che, per le stesse identiche ragione, devono per forza vincere e cercare di non perdere. Bene Cantù, all’inizio, anche perché Leunen e ispirato. Poi ritorno di Reggio, soprattutto grazie ai suoi tiratori primo quarto di marca ospite.

Situazione altalenante anche usciti dal primo riposo. La San Bernardo aspetta i suoi big: Smith fa fatica, ma almeno si fa vedere in attacco Gaines. La Unahotels è sorniona e resta lì: ma al riposo è 37-33 per via del 18-10 di parziale del quarto.

Cantù da il meglio dopo l’intervallo lungo, anche perché prendere coraggio Pecchia, fin lì un po’ anonimo. È lui che tiene davanti i suoi e la conferma arriva alla terza sirena: 59-51 Cantù per il massimo vantaggio brianzolo.

Sembra il viatico per un finale in discesa, invece incredibilmente l’inerzia cambia, grazie a Koponen che fa un 6-0 di parziale e rimette subito le cose in chiaro. Per un discorso di parità che va avanti per tutto il periodo.

Partita dunque da decidere negli ultimi minuti (al 37’ è 62-62, i 6 punti di Cantù sono due bombe di Leunen). È sfida di tiri da 3 (a Johnson risponde sempre Koponen). Ma a 2’ dal termine la S. Bernardo ci arriva sul 69-65, per una partita mai finita. Bayehe si rende protagonista di due falli ingenui (uno in difesa e uno in attacco) e dalla lunetta è parità a quota 69.

Pecchia fa il 71-69, poi sbaglia la tripla del match point. Poi il terzo fallo consecutivo di Bayehe e il canestro di Taylor con l’aggiuntivo realizzato. Mancano 3 secondi e 6 decimi. Time out. Gioco per Gaines che attacca il ferro, ma sbaglia il tiro. È sconfitta.

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