Cantù in riva al lago
Presentazione a Villa Olmo

Peccato soltanto che, per ovvie ragioni, il pubblico non abbia potuto intervenire

Il lago sullo sfondo, con le prime luci della sera a rendere ancor più suggestiva l’atmosfera. Una location da urlo, quale il lido di Villa Olmo, che si è prestata a tenere a battesimo la nuova versione della Pallacanestro Cantù. Quella che avrà l’etichetta 2020-21. È in un simile contesto che è andata in scena ieri la presentazione ufficiale della squadra targata di nuovo Acqua S.Bernardo. Peccato soltanto che, per ovvie ragioni, il pubblico non ne abbia potuto godere. Intendiamo il “corpo” dei tifosi, perché comunque le presenze - facciamo più di un centinaio - non sono mancate. Soltanto però esibendo rigorosamente l’invito. Istituzioni, partner, sponsor e via discorrendo. Conduzione affidata ad Alessandra D’Angiò, giornalista comasca in forza alla Rai, e a Massimo Marianella, suo collega della batteria Sky, da sempre fan di Cantù («per me questa è un’emozione speciale e sono felice come un bimbo»).

A fare gli onori di casa, il presidente del club brianzolo, Roberto Allievi. «Intanto abbiamo provveduto a consolidare la struttura economico-finanziaria - ha spiegato - e ora lavoriamo per quello sviluppo che la nostra storia ci impone. Il brand Pallacanestro Cantù è molto forte e questa non è presunzione ma una semplice presa d’atto. Presto avrà una nuova e più moderna immagine legato al marketing. E voglio ribadire che la Pallacanestro Cantù giocherà sempre per vincere perché questo è quello che dice la nostra storia. Dentro e fuori il campo, sarà il nostro spirito guida. Siamo tornati a essere una grande famiglia, unita per vincere su tutti i fronti».

«Questa piccola città è pronto a ripartire ai massimi livelli nonostante la recessione e la pandemia - gli ha fatto eco l’ad Andrea Mauri -. Ogni euro che ci viene dato rappresenta un investimento e non una donazione. Il fardello che abbiamo ereditato è ancora pesante, ma vogliamo investire nelle infrastrutture, dopo peraltro aver rimesso le persone al centro del progetto».

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